Differenti opzioni per l'applicazione del principio Cassis de Dijon

Berna, 23.09.2005 - Nella sua seduta odierna il Consiglio federale ha licenziato il rapporto sul principio Cassis de Dijon. Nel rapporto in questione – stilato in risposta al postulato 04.3390 presentato dalla consigliera nazionale Doris Leuthard – il Consiglio federale ha vagliato le varie opzioni d'applicazione del principio Cassis de Dijon e ha definito il seguito dei lavori per garantire l'applicazione di tale principio in Svizzera. Sotto la responsabilità del SECO viene attualmente elaborato un progetto di revisione della legge federale sugli ostacoli tecnici al commercio con l'obiettivo di presentare un messaggio alle Camere federali entro la fine del 2006.

Nei rapporti tra la Svizzera e la CE, l'attuale strategia del Consiglio federale consiste nel ridurre gli ostacoli tecnici al commercio armonizzando nel miglior modo possibile le prescrizioni svizzere in materia di prodotti con il diritto europeo e nel garantire mediante accordi l'accesso dei prodotti svizzeri al mercato della CE. Quest'ultimo approccio riveste particolare importanza nei settori per i quali il diritto della CE prevede una valutazione della conformità dei prodotti da parte di un servizio indipendente o un'autorizzazione ufficiale. Nell'interesse dell'economia d'esportazione, il Consiglio federale opterà anche in futuro per soluzioni di reciprocità.

Nei settori in cui ciò non è possibile, il Consiglio federale è disposto in futuro – in applicazione del principio Cassis de Dijon in vigore nella CE – ad aprire il mercato svizzero ai prodotti che possono circolare liberamente nella CE. A tal fine verrà preparata, sotto la responsabilità del Seco, una revisione della legge federale sugli ostacoli tecnici al commercio. La procedura di consultazione è prevista per la primavera prossima in modo da poter presentare il relativo messaggio alle Camere federali entro la fine del 2006. Questo ulteriore strumento, che si aggiunge alla strategia perseguita finora dal Consiglio federale per rimuovere gli ostacoli tecnici al commercio, dovrebbe contribuire a ravvivare la concorrenza nazionale, a ridurre i costi per le imprese e i prezzi al consumo, nonché a rafforzare gli effetti delle nuove disposizioni della legge sui cartelli.

Oggetto di questo strumento sarebbero, ad esempio, il materiale da costruzione e i generi alimentari, soggetti a prescrizioni europee non del tutto armonizzate, nonché le biciclette per le quali esistono nella CE solo disposizioni a livello di singoli Stati membri. Tuttavia, come accade nella CE, sono fatte salve le misure a tutela della salute, dell'ambiente o dei consumatori qualora esse siano espressamente previste nel diritto svizzero.

Berna, 23 settembre 2005

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