Giornata dell’Europa

Berna, 04.05.2018 - Messaggio del presidente della Confederazione Alain Berset per la Giornata dell’Europa del 5 maggio 2018.

Nella giornata del 5 maggio, il Consiglio d’Europa si merita a ragione di essere celebrato: fondato nel 1949 per ricostruire l’Europa occidentale devastata dalla guerra e favorirne il progresso economico e sociale, è diventato una delle principali istituzione paneuropee. Il Consiglio d’Europa si occupa di promuovere i diritti dell’uomo, lo Stato di diritto e la democrazia.

Quasi tutti gli Stati del continente hanno nel frattempo aderito a questa organizzazione che ha sede a Strasburgo; la Svizzera ne fa parte dal 1963. L’adesione al Consiglio d’Europa ha consentito a molti Paesi di modernizzare la propria tutela giurisdizionale e la protezione delle libertà.

La Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU) è uno strumento essenziale del Consiglio d’Europa. Essa consente a ogni singolo individuo, una volta esauriti tutti i rimedi giuridici nel proprio Paese, di rivolgersi alla Corte europea dei diritti dell’uomo.

Dalla proibizione della tortura alla libertà di espressione, la CEDU è una colonna portante dell’ordinamento giuridico europeo. Essa protegge ogni individuo contro l’arbitrarietà dello Stato e garantisce i diritti fondamentali delle minoranze. Quale Paese attento alle minoranze, la Svizzera accorda alla CEDU un’importanza particolare.

La pace e la sicurezza in Europa sono nell’interesse della Svizzera

Nonostante i successi raggiunti dal Consiglio d’Europa in quasi 70 anni di operato, il suo futuro si presenta incerto. Attualmente fanno scalpore le accuse di corruzione dell’Assemblea parlamentare. Inoltre, negli ultimi anni la polarizzazione politica è aumentata. È preoccupante constatare che alcuni Stati hanno la tendenza ad attuare solo in modo selettivo le raccomandazioni del Consiglio d’Europa e le sentenze della Corte di Strasburgo o a utilizzare il versamento del proprio contributo come strumento di pressione politica.

È nell’interesse della Svizzera che il Consiglio d’Europa funzioni bene. Per Paesi aperti, democratici e impegnati economicamente in tutto il mondo come il nostro, il rispetto del diritto internazionale è fondamentale. Esso protegge gli Stati più piccoli obbligando quelli più grandi a rispettare le regole definite di comune accordo.

Per questo motivo, il Consiglio federale sostiene le riforme in corso del Consiglio d’Europa. Inoltre, respinge l’iniziativa popolare «Il diritto svizzero anziché giudici stranieri». Quest’ultima indebolirebbe non solo la posizione della Svizzera in seno al Consiglio d’Europa, ma anche l’impegno del nostro Paese a livello internazionale a favore dello Stato di diritto e della certezza del diritto.

La Festa dell’Europa è l’occasione per ricordare i valori che, dopo la Seconda guerra mondiale, hanno reso il nostro continente una delle regioni più stabili, vivibili e prosperose al mondo. Il 5 maggio è una giornata da celebrare nel segno della riconoscenza ed è anche un invito, rivolto a tutti noi, a proteggere il modello di successo europeo.


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