Il Consiglio federale adotta la parte programmatica del Piano settoriale militare 2017

Berna, 08.12.2017 - Il Piano settoriale militare è stato adeguato sulla base del Concetto relativo agli stazionamenti, in vista dell’ulteriore sviluppo dell’esercito. In occasione della sua seduta dell’8 dicembre 2017 il Consiglio federale ne ha adottato la parte programmatica che, di conseguenza, diviene vincolante per le autorità di tutti i livelli.

Sulla base del Concetto relativo agli stazionamenti dell’esercito del 2013, redatto in vista dell’ulteriore sviluppo dell’esercito (USEs), il Piano settoriale militare del 2001 è stato riveduto e fuso con il Piano settoriale delle piazze d’armi e di tiro del 1998. Il nuovo Piano settoriale militare 2017 garantisce l’integrazione delle ubicazioni militari nella pianificazione del territorio. Esso offre una panoramica del fabbisogno dell’esercito in materia di infrastrutture e di aree per l’istruzione, l’impiego e la logistica nei prossimi 10 a 15 anni e stabilisce i principi da applicare nell’utilizzo delle infrastrutture, nel coordinamento con le pianificazioni civili e nella protezione dell’ambiente. Esso è ora suddiviso in una parte programmatica, che contiene i principi della collaborazione e i parametri quantitativi per gli immobili, e in una parte relativa agli oggetti, con indicazioni specifiche alle singole ubicazioni.

Nel quadro della procedura di consultazione che si è svolta tra novembre 2016 e gennaio 2017, i Cantoni hanno potuto esprimere il proprio parere sulla parte programmatica. Il coinvolgimento dei Comuni è stato lasciato alla discrezione dei Cantoni. Dall’8 novembre all’8 dicembre 2016 la popolazione ha potuto esprimersi al riguardo nel quadro della procedura di partecipazione. Con l’adozione odierna da parte del Consiglio federale, la parte programmatica del Piano settoriale militare diviene vincolante per tutte le autorità di pianificazione.

La parte del Piano settoriale militare relativa agli oggetti, con le schede di coordinamento relative alle singole ubicazioni, sarà a sua volta rielaborata e dal 2018 sarà oggetto di un’apposita procedura nell’ambito della quale i Cantoni e i Comuni interessati saranno nuovamente coinvolti.


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