L’attuazione degli accordi di libero scambio al centro dei colloqui in Arabia Saudita

Berna, 16.07.2017 - Il consigliere federale Johann N. Schneider-Ammann è stato in Arabia Saudita il 15 e il 16 luglio 2017, accompagnato da una delegazione economica svizzera. Ha incontrato il ministro del commercio e degli investimenti, dott. Majed Al Qasabi, il ministro dell’economia e della pianificazione Adel Mohammed Faqih e il ministro delle finanze Abdullah Al-Jadaan. Sul tavolo dei colloqui le relazioni economiche bilaterali, la cooperazione nel quadro dell’accordo di libero scambio tra gli Stati dell’AELS e i Paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo e le possibilità di collaborazione alla luce del programma di riforme avviato dall’Arabia saudita e denominato «Vision 2030».

La visita, prevista da tempo, si è svolta anche all’insegna delle attuali tensioni nel Golfo. Il consigliere federale Johann N. Schneider-Ammann ha colto l’occasione per esprimere ai suoi interlocutori le proprie preoccupazioni e, in particolare, lanciare un appello per risolvere la crisi attraverso il dialogo. Soltanto il dialogo, infatti, permetterà al Consiglio di cooperazione del Golfo di affrontare con unità d’intenti e in un contesto di rinnovata stabilità le future sfide economiche e sociali, nonché le questioni di politica di sicurezza. Il capo del DEFR si è anche vivamente congratulato per l’impegno di mediatore profuso dall’emiro del Kuwait e da altri Stati, iniziativa che trova il pieno appoggio della Svizzera. Ha poi discusso della situazione in materia di diritti dell’uomo e ha constatato che l’attuazione del progetto «Vision 2030» contribuirà a rafforzare il ruolo della donna nel mondo del lavoro in Arabia Saudita.

Nel contesto delle relazioni economiche bilaterali sono stati evocati l’accordo di libero scambio tra gli Stati dell’AELS e i Paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo, così come le difficoltà che la sua attuazione ancora pone. È stata inoltre ventilata la possibilità di firmare rapidamente la convenzione sulla doppia imposizione. La commissione economica mista Svizzera-Arabia Saudita svolgerà un ruolo particolare nel concretizzare i risultati di questa visita di lavoro e a questo proposito i due Paesi hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta.

Per diversificare il proprio tessuto economico e ridurre la dipendenza dal petrolio, l’Arabia Saudita si è dotata della cosiddetta «Vision 2030». La visita a «King Abdullah Economic City» (Kaec) – uno dei più ambiziosi cantieri mondiali – ha permesso di toccare con mano i progetti di diversificazione del Paese.

L’Arabia Saudita è di gran lunga l’economia più forte del mondo arabo nonché, dopo gli Emirati arabi uniti, il secondo maggior partner commerciale della Svizzera nell’area del Medio Oriente e del Nordafrica. Nel 2016 il volume di scambi commerciali tra la Svizzera e l’Arabia Saudita è stato di 3,2 miliardi di franchi svizzeri, ossia 2,8 miliardi di franchi di esportazioni e circa 440 milioni di franchi di importazioni.

I principali prodotti dell’export svizzero nel 2016 sono stati pietre e metalli preziosi, gioielli, prodotti farmaceutici, macchinari e prodotti dell’orologeria. Dal canto suo, la Svizzera ha importato principalmente pietre e metalli preziosi, gioielli. Secondo la Banca nazionale svizzera (BNS), alla fine del 2015 gli investimenti diretti svizzeri ammontavano a 938 milioni di franchi svizzeri; in Arabia Saudita, le persone impiegate da aziende svizzere erano 11‘710.


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