Telelavoro: non s’impone alcun intervento legislativo

Berna, 16.11.2016 - Il Consiglio federale giudica positiva la crescente diffusione del telelavoro e ritiene che questa nuova forma di lavoro non richieda alcun intervento legislativo. È quanto afferma in un rapporto pubblicato in occasione della seduta del 16 novembre 2016.

Il telelavoro si è progressivamente diffuso dall'inizio del 21° secolo, scrive il Consiglio federale nel suo rapporto in adempimento del postulato "Crescente mobilità sul posto di lavoro. Conseguenze giuridiche" (12.3166). La limitata disponibilità di dati statistici non consente tuttavia di appurare il numero preciso di lavoratori che, grazie ai moderni strumenti di telecomunicazione, svolgono il loro lavoro su base regolare od occasionale al di fuori dei locali del datore di lavoro. Il Consiglio federale può tuttavia confermare un altro trend: è pressoché sparito il tradizionale lavoro a domicilio, che consisteva in particolare in attività artigianali e procurava un reddito accessorio soprattutto alle donne.

Impiego mirato del telelavoro

I vantaggi del telelavoro per i datori di lavoro e i lavoratori sono palesi: costi ridotti, maggiore produttività, motivazione migliorata grazie all'accresciuta autonomia del lavoratore, più flessibilità  che permette di meglio conciliare lavoro e famiglia, nonché effetti benefici di natura ecologica e in termini di traffico. Resta invece da appurare se lo scambio di idee e l'innovazione non richiedano la presenza fisica dei lavoratori.

Tuttavia, il telelavoro implica oneri organizzativi per il datore di lavoro; e cela anche qualche rischio per i lavoratori perché sfuma la linea di demarcazione tra sfera privata e professionale in termini di spazio, tempo e vita sociale. Per avere successo il telelavoro va impiegato nelle situazioni più idonee in cui offre i maggiori vantaggi e vanno predisposte misure d'accompagnamento atte a prevenirne o perlomeno attutirne i rischi.

Qualche rara lacuna nel diritto del lavoro

Il Consiglio federale, nel suo rapporto, non si esprime in merito all'adozione di misure per incentivare il telelavoro, ma si limita a illustrarne gli aspetti giuridici. Al telelavoro si applicano le disposizioni generali del diritto del lavoro; non esistono norme specifiche. Il Consiglio federale ritiene che vada appurata l'opportunità di estendere al telelavoro l'attuale normativa in materia di lavoro a domicilio o perlomeno alcune delle sue disposizioni. Pur constatando qualche lacuna nel diritto in vigore, il Consiglio federale giudica superfluo un intervento legislativo immediato; considera peraltro possibile regolare la materia a mezzo di contratti collettivi di lavoro.


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