Il Consiglio federale modifica la normativa sull'importazione delle patate da tavola

Berna, 26.10.2016 - Il 26 ottobre 2016 il Consiglio federale ha approvato la modifica dell'ordinanza sulle importazioni agricole il cui punto cardine è la nuova normativa sull'importazione delle patate da tavola. Dal 2018 le quote del contingente doganale parziale delle patate da tavola (6500 t) saranno attribuite per una metà mediante vendita all'asta e per l'altra in funzione delle quote di mercato. Probabilmente anche i consumatori trarranno beneficio dal miglioramento della competitività tra gli importatori. In caso di temporaneo incremento del contingente doganale parziale delle patate da tavola, l’attribuzione delle quote del contingente doganale avverrà in funzione delle quote di mercato.

Il Consiglio federale, mediante la vendita all'asta del 50 per cento del contingente doganale parziale delle patate da tavola (3250 t), consente in misura limitata a nuovi importatori di partecipare alle importazioni di tale prodotto agricolo. Senza modificare il quantitativo del contingente o l'entità della protezione doganale, in tal modo si ottiene un certo miglioramento della competitività sul mercato delle patate da tavola e i consumatori possono trarne beneficio. La proposta di modifica sottoposta a indagine conoscitiva, secondo la quale il contingente doganale parziale di 6500 tonnellate avrebbe dovuto essere attribuito mediante vendita all'asta e gli incrementi temporanei del contingente doganale parziale in base all'ordine d'entrata delle dichiarazioni doganali, è stata adeguata tenendo conto delle critiche concernenti la prevedibilità e la pianificazione delle attività commerciali. La produzione indigena di patate da tavola ammonta a 180'000 tonnellate.

Viste le frequenti richieste di aumentare temporaneamente il contingente doganale delle patate da semina, il Consiglio federale ha disposto di incrementarlo, in maniera permanente, di 1500 tonnellate, portandolo a 4000 tonnellate. Le quote di contingente doganale verranno attribuite anche in futuro in funzione della prestazione all'interno del Paese, per cui le organizzazioni di moltiplicazione potranno continuare a determinare l'effettivo volume d'importazione.

Il Consiglio federale ha altresì ridotto le aliquote di dazio sugli oli commestibili affinché possano essere incrementati nella stessa misura i contributi al fondo di garanzia per il finanziamento delle scorte obbligatorie. Grazie a questo aumento sarà possibile compensare il calo degli introiti per il finanziamento delle scorte obbligatorie riconducibile all'esenzione dai contributi al fondo di garanzia per le importazioni di oli commestibili provenienti dai Paesi in via di sviluppo più poveri.


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Jürg Jordi, Ufficio federale dell’agricoltura UFAG,
Responsabile Settore Comunicazione e servizi linguistici,
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