Rapporto OCSE 2015 sulla politica economica: i fattori per una Svizzera competitiva

Berna, 01.12.2015 - Nel suo ultimo rapporto sulla politica economica, l’OCSE raccomanda di stimolare la crescita della produttività, fondamentale per la prosperità del Paese. Si tratterebbe, per esempio, di privilegiare provvedimenti che intensifichino la concorrenza sul mercato interno. L’OCSE, inoltre, ha analizzato nei dettagli due sfide: in primo luogo, le tensioni sul mercato immobiliare e i rischi che ne derivano per il settore bancario; in secondo luogo l’efficacia della spesa pubblica, che secondo l’OCSE andrebbe migliorata per contrastare l’invecchiamento della popolazione.

L’OCSE ritiene che la crescita economica degli ultimi anni sia stata favorita dal livello basso dei tassi d’interesse, dall’immigrazione e dalla soglia minima del cambio euro/franco svizzero applicata fino a gennaio 2015, che ha contribuito a un robusto aumento delle esportazioni. Tuttavia, l’apprezzamento del franco dopo l’abolizione della soglia minima è sfociato in un rallentamento economico. L’OCSE, inoltre, teme che l’esito della votazione di febbraio 2014 contro l’immigrazione di massa possa avere un impatto negativo sulla crescita.

Le riforme mirate sono fondamentali per la crescita a lungo termine
L’OCSE punta il dito sullo sviluppo della produttività del lavoro, che anziché crescere fa registrare un tendenziale ristagno. L’organizzazione raccomanda alla Svizzera di orientare la politica economica su provvedimenti capaci di stimolare l’aumento della produttività. In particolare, secondo l’OCSE, gli incrementi della produttività potrebbero risultare da una intensificazione della concorrenza nei settori delle telecomunicazioni e dell’energia oppure proseguendo le riforme nel settore agricolo, tuttora caratterizzato da un livello elevato dei dazi doganali e dei pagamenti diretti.

Servono politiche per controllare il ciclo del mercato degli alloggi
Negli ultimi anni i prezzi del mercato immobiliare sono aumentati rapidamente, soprattutto in certe regioni. Questo rialzo dei prezzi è stato sostenuto da un’impennata della domanda nonché da un’offerta frenata da rigidi vincoli in materia di edilizia e pianificazione territoriale.
Tuttavia, grazie alle misure prese dalle banche e dalle autorità negli ultimi tre anni, si direbbe che le tensioni si stiano allentando. Bisognerà però adottare delle misure per controllare il ciclo del mercato degli alloggi, specialmente per accentuare la reattività dell’offerta. Per esempio, agevolare la densificazione edilizia potrebbe essere un contributo in tal senso.

Accrescere l’efficacia della spesa pubblica
La spesa pubblica della Svizzera è tra le più basse di tutti i Paesi dell’OCSE. L’organizzazione saluta la qualità raggiunta e le buone performance realizzate in numerosi settori della politica pubblica, come la sanità, l’educazione, le infrastrutture. Ciò nonostante, secondo l’OCSE, l’invecchiamento della popolazione richiede una migliore efficacia della spesa pubblica. L’OCSE raccomanda tra l’altro dei provvedimenti nei settori dell’educazione, della sanità pubblica e del mercato del lavoro. Per esempio, raccomanda di fissare a 65 anni l’età pensionabile per entrambi i sessi e, in seguito, di indicizzare la pensione all’aspettativa di vita.

Troverete maggiori informazioni sul sito dell’OCSE:
http://www.oecd.org/switzerland/economic-survey-switzerland.htm


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