Quartieri residenziali riqualificati grazie alla nuova autostrada

Ittigen, 16.07.2014 - L’apertura della circonvallazione ovest di Zurigo e della strada nazionale A4 che attraversa il distretto di Knonau contribuisce a un notevole decongestionamento sia della città di Zurigo, sia delle strade cantonali delle regioni interessate. Se da un lato il traffico sulle autostrade limitrofe si è intensificato, dall’altro le misure di accompagnamento attuate hanno permesso una crescita del traffico lento. È quanto emerge da uno studio dell’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE).

Tra il 7 luglio 2006 e il 13 novembre 2009 sono stati aperti al traffico, a tappe, i tratti della rete delle strade nazionali A3 «circonvallazione ovest di Zurigo» e A4 «distretto di Knonau». Con la realizzazione della circonvallazione ovest si mirava, tra l’altro, a decongestionare la città di Zurigo, mentre la priorità dei lavori lungo l’A4 era il completamento della rete. Queste misure infrastrutturali sono state attuate anche nell’intento di canalizzare il traffico di transito, ridurre i tempi di percorrenza tra i principali centri, promuovere lo sviluppo economico regionale e decongestionare i comprensori insediativi dal traffico di transito. L’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) ha commissionato uno studio alla società di consulenza BHP Hanser und Partner AG per un confronto tra le aspettative e le ripercussioni effettive. Questo studio rientra nel progetto «Effetti territoriali delle infrastrutture di trasporto», lanciato più di dieci anni fa dall’ARE.

L’autostrada permette una notevole decongestione del traffico

Con l’apertura della circonvallazione ovest e del nuovo tratto dell’A4, i tempi di percorrenza nel trasporto motorizzato privato si sono fortemente ridotti tra le località della Svizzera centrale e l’area di Zurigo, in media tra i 5 e 10 minuti. Inoltre, numerose località del distretto di Knonau e del Freiamt, nonché della Svizzera centrale, sono diventate più facilmente accessibili. Per quanto riguarda i trasporti pubblici della regione, i tempi di percorrenza sono rimasti pressoché invariati, seppur la qualità dell’offerta sia aumentata notevolmente grazie a una maggiore frequenza dei servizi.

Già poco dopo l’apertura, gran parte del traffico era stato convogliato verso i nuovi tratti autostradali, permettendo così un decongestionamento delle strade secondarie fino a oltre il 70 per cento. Nella città di Zurigo il traffico sull’ex asse di transito A1/A3 tra Brunau e la Pfingstweidstrasse è diminuito di circa il 50 per cento. Anche nel distretto di Knonau, nella valle della Reuss e nella valle della Sihl il traffico ha in parte registrato una forte diminuzione.

Tra il 2005 e il 2010 la nuova infrastruttura di trasporto ha generato un incremento del traffico motorizzato privato superiore di circa il 2-3 per cento rispetto alla media. Il trasferimento di notevoli flussi di transito ha inoltre provocato un ulteriore aumento della circolazione sulla rete autostradale che circonda Zurigo, facendo così emergere nuovi problemi di capacità e peggiorando la situazione dei tratti già congestionati. Particolarmente colpite sono la circonvallazione nord di Zurigo e l’area Zurigo sud (Brunau).

I nuovi collegamenti stradali attirano l’utenza, riducendo pertanto la domanda di servizi di S-Bahn nel distretto di Knonau. Tuttavia, nonostante l’apertura della circonvallazione ovest/A4, per il periodo compreso tra il 2005 e il 2010 non si osservano variazioni rilevanti nella ripartizione modale, ovvero nella ripartizione del volume di traffico tra i singoli vettori di trasporto.

Dallo studio emerge inoltre che gli effetti dei nuovi tratti autostradali sullo sviluppo demografico, economico e degli insediamenti sono fortemente limitati, confermando così la tesi secondo cui la costruzione di nuove infrastrutture in zone già ben collegate ha un impatto circoscritto.

Per un decongestionamento duraturo servono misure di accompagnamento

Il trasferimento del traffico sulle autostrade ha ridotto l’inquinamento fonico e dell’aria sia nei comprensori residenziali lungo l’ex asse di transito A1/A3 a Zurigo, sia in singoli centri residenziali del distretto di Knonau. In compenso, su singoli tratti di accesso agli svincoli autostradali il traffico ha segnato un aumento. Secondo le aspettative, in seguito all’apertura dei nuovi tratti autostradali il numero di incidenti sulle strade cantonali è diminuito, seppure il numero complessivo di incidenti nella regione oggetto dello studio sia rimasto invariato.

In concomitanza con l’apertura del nuovo tratto di A4 e con il conseguente decongestionamento, in diverse località si è assistito a un aumento della quota di traffico lento. In molte zone l’attuazione di misure di accompagnamento ha permesso di rivalutare ulteriormente gli spazi stradali a favore di pedoni e ciclisti.

L’analisi della situazione di Zurigo permette di dimostrare che, adottando ampie misure di accompagnamento, il decongestionamento ha potuto essere assicurato in maniera duratura. Al contempo, è stato possibile sfruttare le migliori qualità ambientali (rumore, aria, sicurezza stradale, qualità abitativa) lungo le strade decongestionate per rivalutare il traffico ciclistico e pedonale e creare nuove possibilità d’utilizzazione degli spazi stradali e delle piazze, riconvertendoli per esempio in spazi ricreativi. Ciò si è riflesso in un aumento, in atto dal 2008, del traffico ciclistico e pedonale. La rivalutazione dei quartieri residenziali ha contribuito inoltre a trasformare la struttura socioculturale e socioeconomica della popolazione: la percentuale di persone con reddito alto e di cittadini svizzeri sul totale degli abitanti dei quartieri decongestionati è infatti aumentata notevolmente.

Soprattutto grazie alla realizzazione di tracciati stradali rispettosi dell’ambiente con numerosi tunnel e, come nel caso della città di Zurigo, all’adozione di misure di accompagnamento, i progetti autostradali analizzati hanno ripercussioni positive. Sono pertanto da considerarsi ottimi esempi di come, in spazi densamente popolati, sia possibile realizzare progetti stradali con un impatto positivo sia sull’ambiente che sulla società.


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