Economia verde: forte partecipazione alla consultazione sulla modifica della legge

Berna, 30.09.2013 - La revisione della legge sulla protezione dell’ambiente (LPAmb), proposta dal Consiglio federale per promuovere un consumo più ecologico, rafforzare l’economia a ciclo chiuso e preservare le risorse naturali, ha riscontrato un notevole interesse nell’ambito della procedura di consultazione. Il Consiglio federale trasmetterà il messaggio concernente la revisione della legge al Parlamento presumibilmente nella primavera del 2014.

Il Consiglio federale intende ridurre il consumo di risorse della Svizzera a un livello ecosostenibile. Il processo di adattamento necessario a tal fine è un compito generazionale. Con una modifica della LPAmb come controprogetto indiretto all'iniziativa popolare «Economia verde» (cfr. riquadro), il Consiglio federale intende modernizzare politica ambientale. La revisione persegue l'obiettivo di ridurre a lungo termine e in misura considerevole il carico inquinante e di rafforzare la capacità produttiva e la sicurezza degli approvvigionamenti dell'economia svizzera.

La revisione della LPAmb deve creare le condizioni quadro per un consumo, in Svizzera, più rispettoso dell'ambiente, rafforzare l'economia a ciclo chiuso e mettere a disposizione informazioni sull'uso efficiente delle risorse. Con gli ambienti economici, scientifici e sociali vengono inoltre sostenute e promosse iniziative su base volontaria.

Il Consiglio federale garantisce che tutte le misure previste rispettano i principi di sussidiarietà, proporzionalità e sopportabilità economica ed è convinto che con l'economia verde l'uso delle risorse sarà reso più efficiente. Ciò consentirà alle imprese di ridurre i costi di produzione. Inoltre per l'economia si apriranno opportunità in importanti mercati del futuro, per esempio le tecnologie a basso consumo di risorse.

L'esito della consultazione è stato prevalentemente positivo

La procedura di consultazione relativa alla revisione della LPAmb quale controprogetto indiretto all'iniziativa popolare «Economia Verde» è durata dal 27 giugno al 30 settembre 2013. Finora sono state inoltrate all'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM)  più di 80 prese di posizione e nei prossimi giorni dovrebbero giungerne ancora altre.

Un'eco positiva hanno avuto gli sforzi profusi dalla Confederazione per far fronte in modo attivo alla problematica relativa alle risorse, partendo in particolare dal consumo e dalla gestione dei rifiuti. Con interesse è stata accolta anche l'intenzione di affrontare questo compito generazionale improntandolo al dialogo con l'economia, la scienza e la società. Critiche sono state espresse in primo luogo al fatto che, tenuto conto dell'impegno che le sfide ecologiche richiedono, le disposizioni non sono sufficientemente incisive e il grado di concretizzazione richiede un ulteriore miglioramento.

L'UFAM procederà ora all'esame delle risposte pervenutegli. Il Consiglio federale approverà e trasmetterà al Parlamento il messaggio relativo all'iniziativa popolare «Per un'economia sostenibile ed efficiente in materia di gestione delle risorse (economia verde)» e la revisione della LPAmb presumibilmente nella primavera del 2014. Dati i termini stabiliti per le iniziative, la trattazione da parte delle Camere federali dovrà essere conclusa al più tardi a inizio 2017.

RIQUADRO
controprogetto indiretto all'iniziativa popolare «Economia verde»

Nella sua seduta del 27 febbraio 2013 il Consiglio federale ha deciso di opporre un controprogetto indiretto all'iniziativa popolare «Per un'economia sostenibile ed efficiente in materia di gestione delle risorse (economia verde)» lanciata dai Verdi. L'iniziativa, depositata il 6 settembre 2012, mira a creare mediante un nuovo articolo costituzionale un'economia improntata alla sostenibilità e all'uso efficiente delle risorse, a promuovere cicli dei materiali chiusi e a garantire che le attività economiche non pregiudichino il potenziale delle risorse naturali. Essa persegue infatti l'obiettivo di rendere sostenibili l'economia e i consumi in Svizzera entro il 2050 e ridurre così l'«impronta ecologica» del nostro Paese in misura tale che, calcolata sulla popolazione mondiale, non superi l'equivalente di un pianeta Terra. Pur accogliendo favorevolmente l'orientamento dell'iniziativa, il Consiglio federale presume tuttavia che essa non sia attuabile entro il 2050, in particolare a causa dell'inquinamento concausato all'estero dai consumi della popolazione svizzera. Inoltre, un obiettivo quantitativo sancito a livello di Costituzione conferirebbe all'impronta ecologica una preponderanza rispetto ad altri obiettivi costituzionali. Di conseguenza ha respinto l'iniziativa e propone un controprogetto indiretto. Per la revisione della legge il Consiglio federale si è basato sul piano d'azione «Economia verde», approvato l'8 marzo 2013.


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