Rinvio a giudizio confermato per un'organizzazione di stampo ‘ndranghetistico in Svizzera

Berna, 30.08.2013 - Nell'ambito dell'inchiesta Quatur, il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) deposita nuovamente l'atto di accusa presso il Tribunale penale federale di Bellinzona dopo aver preso le misure richieste dal tribunale stesso. Tredici persone, tra cui il capo dell'organizzazione criminale indagata (cittadino svizzero originario di I-Mesoraca) e cittadini italiani in prevalenza residenti in Svizzera, dovranno rispondere dei loro atti davanti alla giustizia.

Nell'autunno 2011 il MPC aveva già rinviato a giudizio un'organizzazione di stampo ‘ndranghetistico attiva e indipendente in territorio svizzero, la quale manteneva continui e perduranti contatti con organizzazioni criminali italiane. L'inchiesta è comunemente nota con il nome di "Quatur". Il 28 febbraio 2012 il Tribunale penale federale ha tuttavia respinto l'atto di accusa e chiesto nuove misure di garanzia del diritto di essere sentiti.

Ripresa l'istruzione il 13 aprile 2012, il MPC ha condotto numerosi interrogatori, in parte per rogatoria in Italia, nonché nuovi interrogatori finali. Il risultato dei complementi probatori conferma i fatti contestati ai tredici imputati nel primo atto di accusa (cfr. il comunicato stampa MPC del 21.10.2011).

Il MPC promuove nuovamente l'accusa, nei confronti di tredici imputati per i titoli di partecipazione o sostegno a un'organizzazione criminale (art. 260ter del Codice penale svizzero; CP), riciclaggio di denaro aggravato (art. 305bis n. 2 lett. a, b e c CP), infrazione aggravata alla Legge federale sugli stupefacenti (art. 19 n. 1 e 2 Legge sugli stupefacenti, LStup), infrazione aggravata alla Legge federale sul materiale bellico (art. 33 n. 1 e 2, LMB) e altri reati.

Nel corso del 2011 e del 2012, nel medesimo procedimento quattro persone, due di nazionalità svizzera e due di nazionalità italiana, sono state condannate attraverso due decreti d'accusa e due riti abbreviati, a pene che variano da pene pecuniarie fino a pene detentive di due anni sospese condizionalmente, per i titoli di infrazione aggravata alla Legge federale sugli stupefacenti, di riciclaggio di denaro, di falsità in documenti e infine per infrazione aggravata alla Legge federale sul materiale bellico.

Per i tredici imputati vige la presunzione d'innocenza fino al giudizio del tribunale. Con il deposito dell'atto d'accusa la responsabilità dell'informazione dei media passa al Tribunale penale federale di Bellinzona.


Indirizzo cui rivolgere domande

Jeannette Balmer, portavoce MPC, +41 31 324 32 40, info@ba.admin.ch



Pubblicato da

Ministero pubblico della Confederazione
http://www.ba.admin.ch/ba/it/home.html

https://www.admin.ch/content/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-50061.html