Comitato misto dei trasporti terrestri: ricerca di un approccio coordinato con l'UE per il divieto dei carri merci rumorosi

Berna, 14.12.2012 - Venerdì si è riunito a Berna il Comitato misto Svizzera-Unione europea (UE) dei trasporti terrestri. Sul tavolo diversi temi di forte attualità in ambito ferroviario e stradale. La delegazione svizzera ha reso note in particolare le ultime decisioni del Consiglio federale per nuove misure contro l'inquinamento fonico ferroviario.

Alla ventiduesima riunione del Comitato misto dell'Accordo bilaterale sui trasporti terrestri le delegazioni partecipanti hanno discusso del progetto svizzero di adottare misure foniche complementari contro il rumore generato dal traffico ferroviario, tra cui valori soglia per le emissioni rumorose prodotte dai carri merci. Le nuove misure, appena presentate dal Consiglio federale al Parlamento, sono già state accolte con ampio favore dai partecipanti alla procedura di consultazione. Una conseguenza di queste misure sarebbe il divieto di circolazione, a partire dal 2020, sulla rete ferroviaria svizzera di materiale rotabile ancora dotato di ceppi frenanti in ghisa, i più rumorosi. Questo e altri provvedimenti permetterebbero, insieme, di proteggere un numero ancora maggiore di persone nel nostro Paese dal rumore ferroviario eccessivo, passando dagli attuali 170 000 a 220 000 abitanti.

 

La Commissione europea sta riflettendo anch'essa, infatti, sull'introduzione del divieto di transito per i vagoni merci rumorosi ma intende prima studiarne le possibili conseguenze. Nel messaggio presentato al Parlamento il Consiglio federale ha tenuto conto anche delle riserve espresse dall'UE e ha quindi chiesto all'Assemblea federale la facoltà di posticipare di due anni (sino al 2022) l'entrata in vigore del divieto di circolazione per i carri rumorosi qualora ve ne fosse il bisogno. Si intende in tal modo prendersi il tempo necessario per trovare insieme un approccio coordinato.

 

L'incontro del Comitato misto è stata anche l'occasione per fare il punto della situazione riguardo a una futura partecipazione della Svizzera all’Agenzia ferroviaria europea (AFE). Tale partecipazione permetterebbe al nostro Paese di difendere i propri interessi nel processo UE di regolamentazione ferroviaria, il che a sua volta consentirebbe al sistema ferroviario (e all'industria) svizzero di occupare una posizione più vantaggiosa nell'ambito dell'interoperabilità ferroviaria. Per il settore del trasporto stradale, la delegazione svizzera ha riferito dell'avanzamento della pianificazione dei lavori di risanamento del traforo del San Gottardo e dei dibattiti parlamentari in corso in vista di un aumento del prezzo annuale del contrassegno autostradale (vignetta).

 

La riunione è stata presieduta dal direttore dell'Ufficio federale dei trasporti (UFT), Peter Füglistaler. La delegazione europea era guidata da Patrizio Grillo, Deputy of Head Unit Trasporti ferroviari alla direzione generale Mobilità e trasporti (MOVE) della Commissione europea. La prossima riunione del Comitato è prevista nel mese di giugno 2013 a Bruxelles.


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