Bilancio positivo per il cinema svizzero nel 2010

Berna, 09.12.2010 - La produzione cinematografica nazionale conclude il 2010 con un buon risultato. Le cifre provvisorie sono eloquenti: rispetto all’anno precedente è aumentata la quota di mercato delle produzioni svizzere. Oltre alla produzione numericamente più forte, il thriller «Sennentuntschi» ambientato sulle Alpi, è valutato in modo estremamente positivo l’ampio consenso del pubblico per la produzione nazionale di documentari e per la grande varietà di film di fiction. Per il 2011 sono stati stabiliti i nuovi regimi di promozione cinematografica, la promozione dei festival cinematografici e la nuova occupazione del posto di responsabile della sezione Cinema.

Stando alle cifre di ProCinema e dell’Ufficio federale di statistica (stato al 6 dicembre 2010), l’anno in corso è stato fruttuoso per l’industria cinematografica svizzera.

Un ampio ventaglio di offerta e film documentari di successo
Si può affermare che il 2010 è stato un anno proficuo per la cinematografia svizzera: il pubblico ha guardato più film nazionali rispetto all’anno precedente, portando così la quota di mercato a circa 5,18 per cento o a uno scarso 5,54 per cento incluse le coproduzioni. Rispetto al 2009 si è registrato un aumento di 150 100 spettatori alle produzioni esclusivamente nazionali. Il risultato complessivo per gli anni scorsi è pertanto nettamente migliorato rispetto alla media. I film nazionali non vengono proiettati solamente nelle grandi città, circa un terzo degli ingressi ai film svizzeri è stato registrato nelle zone rurali.

Fra l’altro, le cifre positive sono riconducibili al successo del thriller «Sennentuntschi» ambientato sulle Alpi che, con 140 000 ingressi, ha contribuito in maniera significativa a questo risultato encomiabile ed è in testa alla top 30 dei film svizzeri. Anche il dramma politico «Der Grosse Kater» (secondo posto) e le commedie «Giulias Verschwinden» (terzo posto) e «Champions» hanno attirato numerosi spettatori.

Quest’anno è stato apprezzato l’ampio ventaglio di offerta, cui il pubblico ha fatto onore con numerosi ingressi. Nel 2009 il 70 per cento degli ingressi è stato registrato dalla top 10 dei film svizzeri di maggiore successo, nel 2010 il 58 per cento. Pertanto, il successo del cinema svizzero nel 2010 è dovuto alla varietà dell’offerta cinematografica nazionale.

In particolare le produzioni di documentari hanno registrato un anno positivo e segnano una massiccia presenza nella top 30 dei film svizzeri più visti. Sei delle dieci produzioni nazionali di maggiore successo sono documentari, con in testa «Cleveland Versus Wall Street» (quinto posto) e «Die Frau mit den 5 Elefanten», autobiografia della traduttrice letteraria Swetlana Geier (sesto posto).

Inoltre, la classifica dei film di maggiore successo mette in luce che la promozione della postproduzione della Confederazione ha raggiunto i suoi obiettivi: i film «Romans d’Ados 1234» e «Zimmer 202» di Peter Bichsel hanno raggiunto un vasto pubblico.

Anche a livello internazionale il thriller svizzero «Sennentunschi» ha riscosso successo: ha avuto la meglio sugli altri film europei e segue immediatamente i posti da 1 a 30 dominati dagli USA (72 per cento della quota di mercato) degli ingressi maggiormente venduti.

Prospettive per il 2011
I temi centrali per il 2011 si sono delineati già nell’anno in corso: l’elaborazione di nuovi regimi di promozione cinematografica fino all’estate 2011, la promozione dei festival cinematografici e la nuova occupazione del posto di responsabile della sezione Cinema dell’Ufficio federale della cultura.

Ci sono delle novità anche per quanto riguarda la promozione dei festival cinematografici. I risultati della valutazione dei festival cinematografici di quest’anno saranno comunicati a inizio 2011.

Nell’agenda 2011 del cinema svizzero rientrano fra l’altro la «Notte delle Nominazioni» il 26 gennaio a Soletta e l’assegnazione del premio «Quartz 2011» il 12 marzo al KKL di Lucerna.


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Laurent Steiert, responsabile sezione Cinema ad interim, Ufficio federale della cultura
031 323 13 40, laurent.steiert@bak.admin.ch

Anne Weibel, responsabile Comunicazione, Ufficio federale della cultura
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