Esaminata attentamente dal DFI la considerazione della medicina complementare

Berna, 07.12.2010 - La Commissione federale delle prestazioni generali e delle questioni fondamentali (CFPF) si è espressa oggi in merito all'ammissione di cinque metodi di cura della medicina complementare nell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie e ha emesso la sua raccomandazione all'attenzione del Dipartimento federale dell'interno (DFI). Il Capo del Dipartimento attende dalla Commissione un fascicolo completo affinché possa pronunciarsi dopo aver preso atto di tutti i fatti. Parallelamente il DFI esaminerà anche altre possibilità per considerare la medicina complementare nell'ambito della formazione e del riconoscimento professionale.

La CFPF raccomanda al DFI di non ammettere i cinque metodi di medicina complementare proposti nell'elenco delle prestazioni dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS). Secondo la CFPF i metodi non adempiono ai criteri determinanti di efficacia, appropriatezza ed economicità (EAE).

Il DFI deciderà dopo aver esaminato le raccomandazioni. Secondo la legge federale sull'assicurazione malattie (LAMal), per una nuova ammissione nell'assicurazione di base devono essere soddisfatti i criteri di efficienza, appropriatezza ed economicità (EAE). Ciò vale anche per i metodi della medicina complementare.

La richiesta di considerare la medicina complementare va oltre un'eventuale ammissione di singoli metodi terapeutici nell'assicurazione di base.

  • Legge sulle professioni mediche
    In una mozione, il Parlamento chiede l'acquisizione di adeguate conoscenze di medicina complementare durante la formazione (nelle professioni mediche universitarie). La mozione è attuata nel quadro della revisione parziale della legge federale sulle professioni mediche: la medicina complementare deve essere inserita negli obiettivi di formazione della medicina, della farmacia, della medicina dentaria, della chiropratica e anche nella medicina veterinaria. Entro la metà del 2011 l'UFSP elaborerà un avamprogetto da porre in consultazione.

 

  • Promozione della ricerca
    Attualmente non è prevista la promozione diretta della ricerca nel campo della medicina complementare finanziata dalla Confederazione. In linea di massima, già oggi la ricerca nell'ambito della medicina complementare ha accesso ai mezzi finanziari appositamente destinati, sempreché le relative richieste di contributi soddisfino i requisiti della promozione della ricerca, come ad esempio quelle del Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS). L'attuale programma di ricerca del FNS scade nel 2012 e non include alcun progetto di ricerca nel campo della medicina complementare. Pertanto siffatti progetti potrebbero essere realizzati soltanto nell'ambito del prossimo programma di ricerca del FNS, ossia a partire dal 2013.

 

  • Creazione di istituti/cattedre di insegnamento per la medicina complementare
    La creazione di istituti e cattedre d'insegnamento universitari è di esclusiva competenza delle università (autonomia universitaria) e dei loro rispettivi Cantoni (responsabili per il finanziamento). Di conseguenza la Confederazione non può imporne l'istituzione bensì, se del caso, assicurarne il sostegno ideale e finanziario, per esempio mediante sussidi subordinati a progetti.

 

  • Legge sugli agenti terapeutici
    Nel quadro della revisione ordinaria della legge sugli agenti terapeutici, s'intende agevolare l'accesso al mercato di medicamenti della medicina complementare nonché di preparati tradizionalmente impiegati. L'incentivo per i suddetti adeguamenti è stato impresso da numerosi interventi parlamentari[1] secondo cui l'attuale disciplinamento era considerato troppo restrittivo. La procedura di consultazione si è conclusa il 5 marzo 2010. Al più tardi entro la primavera del 2011 il Consiglio federale prenderà conoscenza dei risultati della consultazione e deciderà sul seguito dei lavori.

 

  • Diplomi nazionali
    Attualmente, sotto la direzione dell'Ufficio federale della formazione professionale e della tecnologia (UFFT) si sta lavorando all'istituzione di due diplomi nazionali (terapia complementare e medicina alternativa). Sotto la direzione comune dell'UFFT e dell'UFSP e su incarico del Consiglio federale, è attualmente in elaborazione l'avamprogetto di una legge sulle professioni sanitarie non mediche (professioni del livello delle scuole universitarie professionali). Il progetto sarà disponibile alla fine del primo semestre del 2011.

[1] Cfr. Mo. Kleiner (05.3391), Procedura d'omologazione semplificata per i prodotti OTC omologati nell'UE (OTC: «Over the counter», ossia medicamenti non soggetti a prescrizione obbligatoria della categoria C, D ed E); Iv. Pa. Kleiner (07.424) Legge sugli agenti terapeutici. Concretizzare l'omologazione semplificata dei medicamenti della medicina complementare; Mo. Wehrli (07.3274), Lotta alla pandemia. Coinvolgimento dei terapeuti non medici.


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DFI, Servizio d'informazione, Jean-Marc Crevoisier, tel. 079 763 84 10


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