Finanziamento della Fondazione «Un futuro per i nomadi svizzeri» per gli anni 2007-2011

Berna, 10.03.2006 - Il Consiglio federale ha approvato all’attenzione delle Camere federali il Messaggio concernente un nuovo credito quadro alla Fondazione «Un futuro per i nomadi svizzeri» per gli anni 2007-2011. Esso prevede un sostegno finanziario complessivo di 750 000 franchi, ossia di 150 000 franchi all’anno, come contributo di gestione. Questo aiuto economico permette alla Fondazione, istituita dalla Confederazione nel 1997, di proseguire il proprio lavoro e d’impegnarsi a favore di soluzioni che contribuiscano sia a migliorare la vita quotidiana dei nomadi che a facilitare la convivenza pacifica tra la popolazione sedentaria e la comunità nomade.

La Fondazione «Un futuro per i nomadi svizzeri» è stata istituita dalla Confederazione nel 1997. Il suo compito consiste nel garantire e migliorare le condizioni di vita della popolazione nomade in Svizzera nonché nel contribuire a tutelare l’identità culturale di questa comunità, a lungo discriminata nel nostro Paese, ma che costituisce oggi una minoranza riconosciuta. La Fondazione s’impegna in modo essenziale a favore della convivenza pacifica tra nomadi e sedentari. In conformità alla Legge federale del 7 ottobre 1994 concernente la Fondazione «Un futuro per i nomadi svizzeri» (RS 449.1), la Fondazione è stata dotata di un capitale di fondazione di un milione di franchi e finora per due volte consecutive di un credito quadro quinquennale di 150 000 franchi all’anno come contributo di gestione. Il Messaggio, approvato dal Consiglio federale, propone di concedere alla Fondazione un nuovo credito quadro di 750 000 franchi per gli anni 2007-2011, permettendole in questo modo di proseguire il suo lavoro.

La Fondazione costituisce un forum in cui rappresentanti della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni collaborano con i nomadi per risolvere di comune accordo le difficoltà esistenti. Dalla sua istituzione la Fondazione si è interessata principalmente alle questioni seguenti:
- carenza di spazi di sosta e di transito; 
- regolamentazione delle patenti di commercio;
- scolarizzazione dei bambini nomadi;
- elaborazione di soluzioni riguardanti il transito di gruppi nomadi stranieri attraverso la Svizzera, in particolar modo nei mesi estivi.

La Fondazione ha già realizzato progressi notevoli in vari settori. Va menzionato per esempio il miglioramento dello statuto giuridico dei nomadi. In base a una decisione del Tribunale federale del 2003, le esigenze di questa minoranza svizzera vengono maggiormente considerate anche nell’ambito della pianificazione territoriale e delle norme di diritto edilizio. Tuttavia, resta ancora molta strada da fare, segnatamente per quanto concerne la creazione di un numero sufficiente di spazi di sosta e di transito.


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