A Nagoya adottato il protocollo ABS: Moritz Leuenberger esprime la sua soddisfazione

Berna, 29.10.2010 - La Conferenza sulla biodiversità di Nagoya si è conclusa oggi con l’adozione del Protocollo sull’accesso alle risorse genetiche e sulla ripartizione dei benefici derivanti dal loro utilizzo (Access and Benefit Sharing ABS). Dopo aver assistito alla caduta dell’ultimo diaframma del Gottardo, il consigliere federale Moritz Leuenberger si è detto lieto di poter partecipare anche a questo momento così importante per la biodiversità.

Il fatto che la via multilaterale permetta di trovare delle soluzioni a problemi globali è di buon auspicio per i negoziati sul clima di Cancun. Con l'adozione del protocollo gli Stati hanno stabilito, per la prima volta, un sistema giuridico vincolante per regolare l'accesso e la ripartizione dei beni derivanti dall'utilizzo delle risorse genetiche.

L'adozione del Protocollo ha spianato la strada all'approvazione di decisioni in altri ambiti cruciali della Conferenza. Il Piano strategico è stato accettato e prevede che entro il 2020 dovranno essere adottate misure e intraprese azioni volte a fermare la perdita di biodiversità. Dieci anni sono un periodo realistico per adattare le basi giuridiche e applicare le misure. Entro il 2020 dovrà essere protetto il 17 per cento della superficie terrestre e il 10 per cento delle coste e dei mari.

È pertanto necessario mobilitare nuove risorse finanziarie, sia a livello internazionale che nazionale. A tal proposito dovranno prima essere valutati i bisogni economici concreti. Inoltre, in vista della prossima Conferenza delle Parti bisognerà identificare fonti di finanziamento nuove e innovative.

Agire in favore del clima e della biodiversità

I partecipanti alla Conferenza sono giunti alla conclusione che la politica climatica e la politica di conservazione della biodiversità debbano essere coordinate. Saranno inoltre trasmesse delle raccomandazioni alla Convenzione sul clima affinché anche il Programma di riduzione delle emissioni da deforestazione e degrado forestale (REDD) contribuisca alla conservazione della biodiversità. La Conferenza ha altresì approvato la proposta di dedicare la prossima decade (2011-2020) alla biodiversità. Questa proposta sarà trasmessa all'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

La delegazioni svizzera ha partecipato intensamente ai lavori e ha assunto una vicepresidenza per la gestione della Conferenza. Inoltre, la delegazione ha presieduto diversi gruppi di contatto e di negoziazione, influenzando notevolmente le decisioni finali.

 

RIQUADRO
L'accesso alle risorse genetiche e la ripartizione dei benefici nel dettaglio

Il nuovo Protocollo regola l'accesso alle risorse genetiche delle piante, degli animali e di altri organismi. Questo è un punto molto importante per un Paese industrializzato come la Svizzera che dispone del sapere e delle tecnologie per sfruttarle. Il protocollo garantisce ai Paesi che dispongono di una ricca biodiversità la ripartizione dei benefici derivanti dall'utilizzo di queste risorse. L'accordo è fondamentale per assicurare la conservazione della biodiversità a livello mondiale e incoraggia i Paesi con un importante biodiversità a preservare questa ricchezza. L'accordo attribuisce infine un valore alle risorse genetiche. 

Il Protocollo definisce le diverse fasi della procedura d'accesso e di ripartizione dei benefici :

  1. colui che intende utilizzare la risorsa (un'impresa o un ricercatore) presenta una domanda d'accesso al Paese fornitore della risorsa genetica. Ogni Stato deve istituire un servizio nazionale dove centralizzare le domande.
  2. i Paesi fornitori, e eventualmente le comunità locali, devono dare il loro assenso preliminare con conoscenza di causa per un impiego mirato della risorsa genetica;
  3. dovranno essere stabilite delle clausole contrattuali fra le due parti che definiscano la modalità di ripartizione dei benefici con i Paesi o con le comunità fornitori;
  4. l'autorizzazione è emanata da un autorità nazionale del Paese fornitore;
  5. informazioni sono comunicate al Centro di scambio sull'accesso e la ripartizione dei benefici;
  6. dovrà essere avviata una procedura a livello nazionale per la sorveglianza del rispetto degli obblighi.


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Franz Perrez, capo della divisione Affari internazionali, UFAM, tel. +41 79 251 90 15
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