Necessarie ulteriori misure per raggiungere l'obiettivo di trasferimento del traffico

Berna, 27.11.2009 - Il Consiglio federale ha approvato il rapporto sul trasferimento del traffico 2009, trasmettendolo agli organi competenti del Parlamento. Nel 2008 sono transitati sulle Alpi circa 1,3 milioni di autocarri, oltre il nove per cento in meno rispetto al 2000, anno di riferimento. Nonostante i risultati ottenuti, le misure finora adottate a favore del trasferimento alla rotaia del traffico pesante in transito sulle Alpi non sono sufficienti per raggiungere l'obiettivo di trasferimento fissato dal Parlamento. Per dimezzare entro il 2019, come prefissato, il numero dei transiti di mezzi pesanti sull'arco alpino occorre impiegare ulteriori strumenti, in particolare una borsa dei transiti alpini.

Il trasferimento del traffico merci dalla strada alla rotaia è uno degli obiettivi principali della politica svizzera dei trasporti. Secondo l'articolo 84 della Costituzione federale, il traffico transalpino per il trasporto di merci attraverso la Svizzera deve essere trasferito per quanto possibile dalla strada alla rotaia. Il Parlamento ha concretizzato questo obiettivo: dal 2019 il numero di autocarri in transito attraverso la Svizzera dovrà essere al massimo di 650 000 l'anno.

Il rapporto sul trasferimento del traffico 2009 del Consiglio federale illustra lo stato attuale del processo di trasferimento. Rispetto al 2000, anno di riferimento, il numero degli autocarri che sono transitati sui valichi alpini è diminuito del 9,2 per cento.

A seguito della crisi economica, per il 2009 si prevedono cifre nettamente inferiori. Quest'anno gli autocarri in transito sulle Alpi saranno complessivamente 1,1 milioni circa; senza la politica di trasferimento, ogni anno circolerebbero circa 500 000 camion in più sulle nostre strade.

Nel biennio 2007/2008 la strada ha guadagnato terreno rispetto alla ferrovia

Nel periodo considerato, il biennio 2007 – 2008 (compreso il 1° semestre del 2009), la congiuntura economica, ancora positiva, ha influito in misura notevole sul processo di trasferimento. In questo periodo, come risulta paragonando i dati del 2008 con quelli del 2006, il numero dei mezzi pesanti in transito sulle Alpi è aumentato dell'8 per cento, mentre il traffico merci su ferrovia in tonnellate nette ha fatto registrare, in confronto, un aumento modesto (+1,2 %). A seguito della maggiore crescita del traffico merci stradale, la quota di traffico merci transalpino della ferrovia è diminuita dal 66 al 64 per cento, pur restando a un livello eccezionalmente alto nel confronto internazionale (cfr. link Alpinfo 2008).

Un aumento minore del traffico ferroviario rispetto a quello stradale si è già osservato anche in altre fasi di ripresa della congiuntura. Esso è dovuto al fatto che gli autotrasportatori possono reagire più rapidamente delle ferrovie all'aumento della domanda a causa dei minori investimenti necessari per nuovi veicoli. Inoltre, i tempi di consegna di nuovo materiale rotabile per le ferrovie sono maggiori e ciò ostacola un rapido ampliamento dei trasporti su rotaia.

Continuare ad applicare le misure adottate e ottimizzarle

Nel biennio considerato, gli strumenti adottati per attuare il trasferimento del traffico, la TTPCP, la NFTA e l'apertura del mercato nel traffico merci su ferrovia, come pure le misure di accompagnamento, sono stati applicati in modo coerente e ulteriormente migliorati. Le misure di accompagnamento contribuiscono in modo sostanziale al processo di trasferimento e si dimostrano efficaci. Tuttavia, non è possibile dare nuovi impulsi a tale processo. Le misure adottate hanno soprattutto un effetto stabilizzante; risulta perciò ancora più importante porre in vigore il terzo aumento della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP). Il DATEC, assieme al Dipartimento delle finanze, ha deciso pertanto di impugnare davanti al Tribunale federale la decisione del Tribunale amministrativo federale (TAF) che aveva accolto i ricorsi degli autotrasportatori. Secondo la sentenza del TAF, non sarebbe esclusa la possibilità di applicare una tariffa della TTPCP più alta di quella attuale. La questione sarà chiarita definitivamente dal Tribunale federale.

In base a una valutazione della politica di trasferimento del traffico condotta da esperti indipendenti, le misure finora adottate risultano efficaci. Possibilità di ottimizzazione sono emerse nell'ambito delle misure di accompagnamento; grande importanza riveste la collaborazione internazionale, che va perseguita e ampliata, nel settore del traffico merci su ferrovia, soprattutto per quanto concerne i corridoi nord-sud. Va pure perseguito l'adeguamento di progetti legislativi come la riforma delle ferrovie 2, concernente aspetti quali il miglioramento dell'interoperabilità e l'istituzione di un servizio indipendente per l'assegnazione dei tracciati.

La valutazione giunge tuttavia alla conclusione che in tal modo non è possibile raggiungere l'obiettivo di trasferimento prefissato. Non sono però disponibili – anche a fronte delle condizioni generali in ambito internazionale – ulteriori misure con un alto potenziale di trasferimento a breve termine. Secondo la stima attuale, nel 2011 non sarà raggiunto neanche l'obiettivo intermedio di un milione di transiti all'anno.

La Svizzera elabora le basi per la creazione di una borsa dei transiti in tutto lo spazio alpino

L'obiettivo di trasferimento può essere raggiunto solo con l'impiego di ulteriori strumenti; tra questi, offrono il massimo potenziale di trasferimento i sistemi di gestione del traffico pesante sui valichi alpini, come la borsa dei transiti alpini. In collaborazione con gli altri Paesi dell'arco alpino, la Svizzera elaborerà entro il 2011 le basi per l'introduzione di un simile sistema di gestione del traffico; è in corso in merito l'esame di diversi modelli che si potrebbero eventualmente combinare tra loro.

Il rapporto sul trasferimento del traffico 2009 sarà trasmesso per conoscenza alle commissioni parlamentari competenti (Commissioni dei trasporti delle due Camere). Si tratta del quarto rapporto sul trasferimento del traffico dopo quelli del 2002, 2004 e 2007 (resoconto previsto nel quadro del progetto di legislazione sul traffico merci).


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