Test con un nuovo sistema per il controllo della velocità

Berna, 12.02.2009 - L'Ufficio federale delle strade (USTRA) intende testare un nuovo metodo di rilevamento della velocità sulle strade nazionali. Un sistema di controllo della velocità su tratti stradali (CVT) non misura la velocità in un determinato punto, ma ne calcola la media su una data distanza. I test che saranno avviati nel 2010 dimostreranno se questo sistema si addice alla realtà svizzera. I lavori preliminari hanno già preso il via.

Il controllo della velocità su tratti stradali (CVT) è un sistema che calcola la velocità media dei veicoli che transitano tra due stazioni di rilevazione poste a una distanza determinata l'una dall'altra. La velocità media di percorrenza del tratto viene indicata al portale di uscita; se il conducente ha commesso un'infrazione, i dati del veicolo sono registrati e trasmessi al posto di polizia competente. In caso contrario, i suoi dati personali sono cancellati immediatamente.  

I Paesi europei che hanno adottato questo sistema (I, A, NL, GB) confermano i primi effetti positivi sulla sicurezza stradale registrando un calo degli incidenti e dei superamenti dei limiti di velocità. Sempre stando alle esperienze fatte all'estero, il nuovo dispositivo consente anche di migliorare la fluidità e la regolarità del traffico. Infine, contribuisce ad evitare il pericoloso effetto fisarmonica con « stop and go» che si osserva nei pressi dei radar fissi la cui ubicazione è conosciuta dai conducenti.  

I test che l'USTRA svolgerà a partire dal 2010 su numerosi tratti per documentare gli effetti dei CVT sul comportamento al volante e sulla sicurezza stradale in Svizzera sono i primi a livello europeo. Conclusa questa fase pilota e raccolti i risultati si deciderà se introdurre definitivamente questo sistema anche nel nostro Paese.  

Inizialmente si osserverà il comportamento dei conducenti - sia in tratti a cielo aperto che in galleria - prima dell'introduzione dei CVT. In questa prima tappa sarà rilevata la velocità nei tratti in cui saranno poi installati i dispositivi per i CVT e nei punti in cui sono installati radar fissi, immediatamente prima e dopo la loro ubicazione. Non appena sarà introdotto il nuovo sistema CVT, verranno ripetuti i controlli negli stessi punti, in modo da documentarne gli effetti. Infine, sarà svolta un'indagine conoscitiva per conoscere l'opinione degli utenti della strada in merito ai CVT e ai sistemi di controllo convenzionali. Le ubicazioni dei CVT saranno comunicate prima della loro entrata in funzione.  

In assenza di infrazioni, i dati personali e quelli del veicolo raccolti nel quadro dei CVT saranno cancellati garantendone così la protezione. I soli a rimanere archiviati per scopi statistici saranno i dati anonimizzati, rendendo così impossibile qualsiasi raffronto con altri registri. Infine, fissando standard elevati in materia di sicurezza dei dati, le informazioni raccolte con gli apparecchi di CVT non saranno in alcun modo accessibili a terzi.

Confederazione proprietaria dei radar fissi dopo l'introduzione della NPC
Il 1° gennaio 2008, data di entrata in vigore della nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni (NPC), le strade nazionali, e quindi anche tutti i radar fissi che vi si trovano, sono diventate di proprietà federale. La Confederazione si occupa della loro manutenzione e finanzia eventuali nuovi apparecchi, se necessari per la sicurezza sulle strade. Il loro esercizio continua però ad essere un compito esclusivo delle polizie cantonali.  

   


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