La Svizzera firma la Convenzione europea sul paesaggio

Berna, 20.10.2000 - Il paesaggio è un elemento importante della vita quotidiana. Gli attori locali, regionali, nazionali e internazionali dovrebbero impegnarsi per plasmarlo, migliorarne le condizioni o proteggerlo. Questi sono i principi della Convenzione del Consiglio d’Europa sul paesaggio che la Svizzera ha firmato oggi a Firenze. La politica del nostro Paese in materia di paesaggio adempie già alle esigenze della Convenzione. Per i Paesi dell’Europa meridionale e orientale, invece, questo primo strumento del diritto internazionale in materia di paesaggio può fungere da base per l’elaborazione delle politiche ambientali nazionali.

La Convenzione è innovativa perché considera il paesaggio nella più larga accezione del termine: esso è infatti una porzione di territorio, vista attraverso gli occhi di chi ci vive o lo visita. È il risultato dell’azione della natura e dell’Uomo ed evolve nel tempo. L’accordo, quindi, non interessa soltanto i paesaggi straordinari, selvaggi o preservati, ma anche quelli ordinari, urbani o compromessi.

In quest’ottica, l’intento preconizzato dalla Convenzione può andare dalla sistemazione e dal miglioramento di paesaggi ubicati in zone colpite dal degrado ambientale, sino alla gestione oppure ancora alla conservazione dei siti naturali. L’accordo entrerà in vigore dopo che sarà stato ratificato da dieci Paesi membri del Consiglio d’Europa.

Per la Svizzera, l’adesione alla Convenzione non richiede nessun nuovo strumento legislativo né comporta spese supplementari. Il nuovo accordo riveste invece particolare importanza per i Paesi europei che proprio ora stanno configurando la loro legislazione ambientale. Esso può servire come base giuridica per lo sviluppo delle politiche nazionali in favore dell’ambiente.



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Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni
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