Il 1° gennaio 2004 aumenteranno le tariffe postali per il recapito di lettere e giornali

Berna, 01.07.2003 - Il 1° gennaio 2004 aumenteranno le tariffe per l'affrancatura delle lettere standard della posta A e B; si tratta del primo aumento dal 1996, ed è stato deciso oggi dal capo del DATEC. Non sono state invece accolte le richieste di aumento delle tariffe per i formati più grandi presentate dalla Posta. La decisione tiene conto della necessità di garantire il finanziamento del servizio universale e della rete di uffici postali; d'altro canto, i consumatori e l'economia non devono sostenere più oneri aggiuntivi di quanto strettamente indispensabile. Anche dopo l'adeguamento, le tariffe postali svizzere continueranno ad essere fra le più basse d'Europa in relazione al potere d'acquisto della popolazione.

Secondo la legge, la Posta deve essere in grado di autofinanziarsi e deve fissare i prezzi in base a principi economici. Nel settore in regime di monopolio, le tariffe devono essere uguali su tutto il territorio nazionale. Le tariffe di questo settore devono essere approvate dal DATEC, che prima di decidere sente il parere del sorvegliante dei prezzi. Egli valuta le richieste della Posta in base ai seguenti criteri: evoluzione dei prezzi su mercati comparabili, necessità di realizzare congrui benefici, evoluzione dei costi, prestazioni specifiche dell'impresa e situazione di mercato. La Posta aveva presentato richieste per l'adeguamento delle tariffe relative al recapito delle lettere e dei giornali.

Il capo del DATEC ha preso le seguenti decisioni:

Conformemente alle richieste della Posta, aumentano le tariffe per le lettere standard della posta A, gli invii singoli della posta B e per gli invii in grande quantità, sempre della posta B. Le ragioni di questa decisione si basano sui seguenti fatti:
  • Nel 2002, tenuto conto dei costi non coperti delle infrastrutture, si è registrata per la prima volta una perdita nel settore del recapito delle lettere. Secondo la legge sulle poste, i prezzi dei servizi riservati (in monopolio) devono permettere di coprire i costi. L'aumento delle tariffe si basa quindi sull'esigenza, sancita dalla legge, di coprire i costi.
  • L'ultimo aumento delle tariffe dei prodotti standard risale al gennaio 1996. L'evoluzione dei costi che si è registrato da allora non ha potuto essere adeguatamente compensata attraverso introiti supplementari o incrementi di produttività.
  • La corrispondenza postale viene soppiantata sempre più dalla comunicazione elettronica (e-mail, SMS). L'anno scorso la Posta ha per la prima volta risentito in modo sensibile di questo fenomeno. Nei prossimi 10 anni, la Posta prevede una diminuzione del volume di lettere di circa il 10%. Alcune imprese postali estere prevedono contrazioni ancora più marcate. Se il volume di invii trattato dalla Posta diminuisce e non vengono adottate contromisure drastiche e a breve termine, i costi specifici per ciascun invio sono destinati inevitabilmente ad aumentare. Per rispettare quanto prescritto dalla legge in materia di copertura dei costi, è inevitabile quindi aumentare le tariffe.
  • Per ragioni analoghe, anche i Paesi che ci circondano (Austria, Francia e altri Paesi europei) hanno recentemente deciso di aumentare, o le hanno già aumentate, le tariffe postali per il recapito della corrispondenza.

    Anche dopo l'adeguamento, le tariffe postali svizzere continueranno ad essere fra le più basse d'Europa in relazione al potere d'acquisto della popolazione.

Con questa soluzione di compromesso, il capo del DATEC intende tenere conto delle diverse esigenze poste all'azienda:

La politica impone alla Posta la gestione di una rete di uffici postali capillare, per la quale l'azienda non riceve tuttavia alcun indennizzo. Il finanziamento dei costi infrastrutturali non coperti può quindi avvenire solamente attraverso tariffe, per i prodotti in regime di monopolio, che consentano di coprire i costi. Date queste premesse, anche il sorvegliante dei prezzi non si oppone, in linea di massima, a un aumento delle tariffe delle lettere standard.

  • per contro, il DATEC non ha accolto la richiesta di aumento delle tariffe per tutti gli altri formati di lettere (lettere midi, lettere grandi, lettere maxi) e per le lettere raccomandate (come la „Lettre Signature“, gli atti giudiziari ed esecutivi); al momento attuale, un aumento delle tariffe non è appropriato. Quest'opinione è condivisa dal sorvegliante dei prezzi. La decisione è stata presa tenendo conto, inoltre, della difficile situazione congiunturale; le tariffe per questi formati, del resto, continuano ad essere molto competitive rispetto a quelle praticate negli altri Paesi europei.

    Il capo del DATEC ha accolto la richiesta di aumentare le tariffe preferenziali applicate al trasporto di giornali e riviste in abbonamento. L'adeguamento è necessario perché il Parlamento ha ridotto di 20 milioni di franchi gli indennizzi versati alla Posta per al trasporto ordinario di giornali e periodici, e perché dall'ultimo aumento, nel gennaio del 1998, si è registrato un aumento dei costi. La stampa regionale e locale continuerà a godere di un trattamento di favore in quanto sarà esentata dall'aumento delle tariffe, nella misura in cui quest'ultimo è dovuto alla riduzione degli indennizzi.L'approvazione di eventuali adeguamenti dei servizi non riservati non è di competenza del DATEC. Secondo quanto previsto dalla legge, in questo ambito la Posta ha una completa autonomia decisionale.



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