Approvata la legge federale concernente i musei e le collezioni della Confederazione

Berna, 21.09.2007 - Il Consiglio federale ha trasmesso il messaggio e il disegno di legge federale concernente i musei e le collezioni della Confederazione al Parlamento. La nuova legge disciplina per la prima volta la politica museale della Confederazione. Il suo obiettivo consiste nel trasformare il «Gruppo MUSEE SUISSE» in un istituto autonomo e di rafforzare la collaborazione tra i musei e le collezioni della Confederazione.

Il disegno di legge federale concernente i musei e le collezioni della Confederazione persegue un duplice obiettivo: in primo luogo vincola i musei e le collezioni della Confederazione a finalità comuni e definisce un mandato fondamentale unitario. In secondo luogo rappresenta una base giuridica per il Museo nazionale svizzero. 

La Confederazione gestisce attualmente 15 musei propri e dispone di numerose collezioni di beni culturali mobili. Fino ad oggi i musei e le collezioni della Confederazione hanno operato sostanzialmente in modo indipendente gli uni dagli altri. Mancano un coordinamento tra i musei e le collezioni della Confederazione e una definizione degli obiettivi che la Confederazione intende raggiungere con i suoi musei e le sue collezioni. La legge federale concernente i musei e le collezioni della Confederazione si propone di cambiare questa situazione vincolando i musei e le collezioni a obiettivi comuni e attribuendo loro un mandato fondamentale unitario.

Oltre alla prima definizione di una politica museale della Confederazione il disegno di legge contempla importanti novità strutturali. L’attuale «Gruppo MUSEE SUISSE» diventerà un istituto di diritto pubblico autonomo e ne faranno parte musei a vocazione prettamente storico-culturale. Il futuro Museo nazionale svizzero sarà composto del Museo nazionale di Zurigo, del Castello di Prangins e del Forum della storia svizzera di Svitto. Farà parte inoltre dell’istituto il Centro delle collezioni di Affoltern am Albis. Per i rimanenti musei dell’attuale «Gruppo MUSEE SUISSE» si cercheranno nuove soluzioni. Il Castello di Wildegg dovrebbe passare al Cantone Argovia e il Museo doganale svizzero di Gandria all’Amministrazione federale delle dogane.

Il disegno di legge approvato dal Consiglio federale ha subito solo minimi ritocchi rispetto all’avamprogetto messo in consultazione. Vi hanno partecipato 53 destinatari, tra cui tutti i Cantoni, ad eccezione di Glarona, e tutti i partiti politici. A larga maggioranza i partecipanti alla consultazione hanno approvato l’avamprogetto in tutte le sue parti o almeno nei punti principali.


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