Azione contro gli happy hour illegali

Berna 9, 06.09.2007 - Gli happy hour e gli eventi "all-inclusive" invitano a consumare un'elevata quantità d’alcool in breve tempo, costituendo una forma di consumo allarmante e sempre più praticata tra i giovani. Quello che purtroppo di sovente il settore della gastronomia dimentica è che offerte di questo tipo a base di bevande spiritose sono illegali. Alla luce di questa situazione, nel corso dell'estate la Regìa federale degli alcool (RFA) ha intrapreso un'azione mirata per contrastare il fenomeno. Sono state inflitte decine di multe, che dovrebbero avere anche un effetto preventivo.

La legge sull'alcool vieta convenienze e la consegna gratuita di spiritosi e bevande contenenti spiritosi come pure la loro pubblicità. In pratica, questo divieto interessa tutte le forme di happy hour, quali "due per uno", "metà prezzo", eventi "all-inclusive" e le cosiddette "borse della consumazione", dove i prezzi sono stabiliti in funzione della domanda. Questo perché gli eventi che offrono bevande alcoliche a basso prezzo inducono i giovani ad un consumo eccessivo d’alcool. In particolare gli eventi "all-inclusive" sono da considerare veri e propri inviti a cercare l'ebbrezza.

Negli ultimi mesi, il numero degli happy hour illegali è fortemente aumentato, come dimostrano le numerose notifiche giunte alla RFA. Con l'azione mirata condotta da metà giugno fino a fine agosto non si è dato seguito unicamente alle infrazioni segnalate, ma è stata anche intensificata la ricerca di questi eventi. Le limitazioni della pubblicità previste dalla legge sull'alcool valgono in generale per affissi, volantini pubblicitari, inserzioni e pubblicità on line. È proprio su Internet, una piattaforma per le manifestazioni molto amata dai giovani e ancora troppo spesso considerata uno spazio giuridicamente libero, che è stata focalizzata l'attenzione.

Nel corso dell'azione, gli organi di controllo della RFA si sono occupati di 98 casi. Nell'ambito degli accertamenti effettuati sul posto, 15 casi non hanno dato luogo a contestazioni in quanto le bevande spiritose erano esplicitamente escluse dall'offerta. Fino alla fine d’agosto sono stati avviati 33 procedimenti penali. Le multe finora pronunciate sono state 26.

I controlli in materia di prescrizioni sulla pubblicità per bevande spiritose rientrano nell'ambito di competenza della RFA. Il rispetto delle prescrizioni concernenti il commercio incombe ai Cantoni. Se la RFA scopre un'infrazione il cui procedimento penale è di competenza dei Cantoni la annuncia al servizio competente. In casi gravi, la RFA chiede la revoca della patente. Anche quest'ultima competenza spetta ai Cantoni.


Indirizzo cui rivolgere domande

Marc Huber, Responsabile supplente Comunicazione, Régia federale degli alcool, Tel. +41 (0) 31 309 12 69, Fax +41 (0) 31 309 15 04



Pubblicato da

Regìa federale degli alcool (bis 12.2017)
http://www.ezv.admin.ch

https://www.admin.ch/content/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-14366.html