Riforma delle ferrovie 2: parità di trattamento e maggiore efficienza

Berna, 25.11.2004 - Con la seconda tappa della riforma delle ferrovie il finanziamento dell'infrastruttura ferroviaria sarà attualizzato e le ferrovie private saranno parificate alle FFS; sarà inoltre migliorata la sicurezza per i viaggiatori e creato il presupposto per un'ulteriore armonizzazione con l'UE. Mercoledì il Consiglio federale ha preso atto dei risultati della consultazione ed ha incaricato il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) di elaborare un messaggio concernente la riforma delle ferrovie 2.

Nel 1999, quando entrò in vigore la prima tappa della riforma delle ferrovie, furono ridefiniti i compiti della Confederazione e delle FFS e fu introdotto il libero accesso alla rete nel traffico merci. È ora la volta di una seconda tappa, la riforma delle ferrovie 2, che concerne in primo luogo la nuova impostazione del finanziamento dell'infrastruttura ferroviaria e la parità di trattamento tra ferrovie private e FFS.

Nel dicembre del 2003 il Consiglio federale ha avviato la procedura di consultazione sulla riforma delle ferrovie, che si è conclusa a fine aprile 2004. All'UFT sono giunti in tutto circa 100 pareri, per la maggior parte favorevoli, in linea di massima, al progetto e alla sua impostazione. Nella seduta del 24 novembre 2004 il Consiglio federale ha preso atto del rapporto sui risultati della consultazione ed ha incaricato il DATEC di presentare, all'inizio del 2005, la bozza del messaggio e i disegni di legge concernenti la riforma delle ferrovie 2.

La riforma delle ferrovie 2 comprende quattro aspetti essenziali:

1. Chiara ripartizione delle competenze per il finanziamento

Le attuali modalità di finanziamento dell'infrastruttura ferroviaria si sono consolidate nel corso degli anni. A prescindere dalla loro importanza, le tratte sono finanziate dalla Confederazione e dai Cantoni/Comuni, in parte congiuntamente; ne risultano innumerevoli interdipendenze e complesse procedure. Per ovviare a questa situazione dovrà essere introdotta una chiara ripartizione delle competenze in due settori: la Confederazione finanzia la rete di base, mentre i Cantoni finanziano la rete complementare; le soluzioni intermedie vengono eliminate. La rete di base comprenderebbe tutta la rete con traffico di transito e a lunga distanza; anche i collegamenti con i capoluoghi dei Cantoni, con le regioni periferiche e con le sedi principali dell'industria e del commercio rientrerebbero in questa rete. Nella rete complementare sarebbero comprese le tratte con traffico misto, di importanza soprattutto locale.  

2. Convenzioni sulle prestazioni anche per le ferrovie private

La riforma delle ferrovie 2 punta alla parificazione tra ferrovie private e FFS, con l'introduzione, per gli investimenti nell'infrastruttura delle ferrovie private, di convenzioni sulle prestazioni simili a quelle già concluse con le FFS. Concretamente, dovrà essere fissato con le ferrovie un limite di spesa, in modo tale che la Confederazione non debba più decidere in merito a singoli progetti di minore entità. Le imprese dovranno presentare alla Confederazione una pianificazione degli investimenti dettagliata da cui risulti in che modo, nei singoli casi, saranno impiegati i fondi. Sarà così regolamentato anche il seguito del credito quadro per il finanziamento dell'infrastruttura delle ferrovie private, che scadrà nel 2006.

3. Una base per il servizio di sicurezza

Un'altra questione importante nell'odierno settore ferroviario è la sicurezza dei trasporti pubblici: vandalismo, molestie e aggressioni a utenti e personale in stazioni, treni e autobus si fanno più frequenti. Per frenare questo sviluppo è necessaria una migliore tutela; con la riforma delle ferrovie 2 la protezione dei viaggiatori è stabilita per legge e viene creata una chiara base legale per l'introduzione di un servizio di sicurezza dei trasporti pubblici.

4. Traffico ferroviario transfrontaliero

La Svizzera fa parte del mercato ferroviario europeo, occorre pertanto armonizzare i regolamenti e le norme tecniche, nell'interesse delle ferrovie svizzere e in considerazione delle esigenze economiche e del trasferimento del traffico. Con la riforma delle ferrovie 2 vengono creati i presupposti per la ripresa dei due "pacchetti ferroviari" dell'UE; questi mirano soprattutto ad una maggiore apertura del mercato ferroviario e a garantire l'interoperabilità (armonizzazione di norme e standard tecnici) nel traffico ferroviario transfrontaliero.A partire dal 2006 l'accesso al mercato dei trasporti ferroviari sarà ampliato e semplificato – anche per le ferrovie svizzere operanti all'estero.

 


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