Il Consiglio federale decide di adeguare la perequazione finanziaria

Berna, 28.09.2018 - Sulla base dei risultati del rapporto sull’efficacia 2016–2019 della perequazione finanziaria tra Confederazione e Cantoni e della relativa consultazione, il Consiglio federale propone una riforma della perequazione finanziaria. L’elemento principale è costituito da una dotazione minima nella perequazione delle risorse che dovrà essere innalzata all’86,5 per cento della media svizzera e garantita a livello di legge. In occasione della sua seduta del 28 settembre 2018 il Consiglio federale ha licenziato il messaggio all’attenzione del Parlamento.

Nel rapporto sull’efficacia 2016–2019 della perequazione finanziaria tra Confederazione e Cantoni, il Consiglio federale ha indicato che a causa del metodo di calcolo applicato finora nella perequazione delle risorse i versamenti di compensazione hanno registrato un forte aumento. L’obiettivo della dotazione minima di risorse pro capite è stato nettamente superato da tutti i Cantoni. Per questo motivo il Consiglio federale sostiene le proposte di riforma della Conferenza dei Governi cantonali (CdC). L’elemento principale è costituito da una dotazione minima garantita per ogni Cantone dell’86,5 per cento della media svizzera. Nel quadro della consultazione questa proposta è stata accolta dalla maggioranza dei partecipanti, in particolare dalla gran parte dei Cantoni. Nel messaggio ora adottato il Consiglio federale propone i seguenti adeguamenti:

  • la dotazione minima del Cantone finanziariamente più debole viene innalzata all’86,5 per cento della media svizzera e garantita;
  • la ripartizione dei mezzi finanziari fra i Cantoni finanziariamente deboli viene leggermente modificata;
  • il contributo federale alla perequazione delle risorse viene innalzato al massimo previsto dalla Costituzione;
  • con la modifica del metodo di calcolo, rispetto ad oggi i mezzi finanziari della Confederazione si riducono fino a 280 milioni di franchi all’anno. Per i prossimi sei anni il Consiglio federale è disposto a mettere interamente a disposizione dei Cantoni questi mezzi al fine di attenuare le ripercussioni degli adeguamenti. Una metà viene destinata alla perequazione dell’aggravio sociodemografico e l’altra metà è temporaneamente ripartita in modo decrescente fra i Cantoni finanziariamente deboli per il periodo 2021–2025;
  • le dotazioni della perequazione delle risorse e della compensazione degli oneri non sono più fissate ogni quattro anni con decreto federale, ma definite nella legge e adeguate annualmente;
  • la modalità con cui si tiene conto della sostanza nel potenziale delle risorse viene modificata leggermente;
  • il prossimo rapporto sull’efficacia contemplerà eccezionalmente un periodo di sei anni invece di quattro.

I fondi perequativi

La perequazione delle risorse si prefigge di mettere a disposizione dei Cantoni le cui risorse sono inferiori alla media (Cantoni finanziariamente deboli) un minimo di risorse liberamente disponibili. Essa è finanziata dalla Confederazione e dai Cantoni finanziariamente forti. La forza finanziaria riflette la capacità economica che un Cantone può sfruttare fiscalmente.

Le due compensazioni degli oneri: i Cantoni che, a causa della loro struttura demografica o della loro funzione centrale, sono gravati oltre misura vengono indennizzati dalla perequazione dell’aggravio sociodemografico (PAS). I Cantoni che, a causa della loro altitudine, della declività del terreno o di una particolare struttura degli insediamenti, devono sopportare eccessivi oneri vengono sgravati attraverso la perequazione dell’aggravio geotopografico (PAG). La PAS e la PAG sono interamente finanziate dalla Confederazione.

La compensazione dei casi di rigore garantisce che con il passaggio nel 2008 al nuovo sistema di perequazione finanziaria nessun Cantone finanziariamente debole sia svantaggiato a livello finanziario. Essa termina al più tardi nel 2035 e dal 2016 viene ridotta annualmente del 5 per cento rispetto all’importo iniziale. Un Cantone perde il diritto alla compensazione dei casi di rigore quando diventa finanziariamente forte. La dotazione della compensazione diminuisce in misura corrispondente. La compensazione dei casi di rigore è finanziata in ragione di 2/3 dalla Confederazione e di 1/3 dai Cantoni.

   


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