Il Consiglio federale intende aggiornare la legge federale sulla protezione della popolazione e sulla protezione civile

Berna, 01.12.2017 - Nella sua seduta del 1 dicembre 2017, il Consiglio federale ha avviato la procedura di consultazione per la revisione totale della legge federale sulla protezione della popolazione e sulla protezione civile. Scopo della revisione è modernizzare la protezione della popolazione e orientarla in maniera più mirata ai pericoli e ai rischi attuali. Le modifiche proposte sono volte, tra l’altro, a sancire per legge e a rinnovare i sistemi di comunicazione, a migliorare l’organizzazione dello Stato maggiore federale «Protezione della popolazione», ottimizzare la protezione NBC e rafforzare il coordinamento in seno all’Ufficio federale della protezione della popolazione (UFPP) – ad esempio nella protezione delle infrastrutture critiche. A livello di protezione civile, la revisione è tesa in primo luogo a rendere più flessibile l’obbligo di prestare servizio.

I pericoli e le minacce a cui la Svizzera è esposta sono cambiati negli ultimi anni: terrorismo, cyberattacchi, interruzioni di corrente o pandemie hanno assunto maggiore attualità. La protezione della popolazione deve conformarsi alle nuove circostanze. A tal fine il Consiglio federale adeguare la legge federale sulla protezione della popolazione e sulla protezione civile (LPPC). La legge sarà adeguata ai pericoli e alle minacce attuali mediante una revisione totale, nel cui quadro il Consiglio federale intende anche mettere in atto le misure raccomandate nel Rapporto del 6 luglio 2016 sulla concretizzazione della «Strategia della protezione della popolazione e della protezione civile 2015+». La ripartizione dei compiti tra la Confederazione e i Cantoni ha dato buone prove e sarà mantenuta. In singoli settori sarà tuttavia necessario completare e precisare le responsabilità e le competenze.

Protezione della popolazione: rafforzamento della condotta, del coordinamento e della capacità d’impiego

La revisione della LPPC ha per oggetto principale il rafforzamento della condotta, del coordinamento e della capacità d’impiego. A livello di organizzazioni partner  (protezione civile, polizia, pompieri, esercizi tecnici, sanità pubblica) sarà potenziata la collaborazione negli ambiti della prevenzione e della gestione degli eventi. A tal fine saranno tra l’altro adeguate le strutture dello Stato maggiore federale operativo in caso di prevenzione e situazioni d’emergenza. Per i sistemi di telecomunicazione attuali e futuri sarà creata una base legale. L’istruzione in seno alla protezione della popolazione sarà ottimizzata mediante una dottrina unitaria in materia d’istruzione e un migliore coordinamento dei corsi d’istruzione e delle esercitazioni.

Protezione civile: riduzione e flessibilizzazione dell’obbligo di prestare servizio

Nell’ambito della protezione civile il Consiglio federale intende ridurre e rendere più flessibile l’obbligo di prestare servizio. Attualmente l’obbligo di prestare servizio di protezione civile dura dal 20° al 40° anno d’età; il totale dei giorni di servizio da prestare varia a seconda della funzione e non è limitato per legge. Nel quadro della revisione sarà ridotto, ed equiparato a quanto previsto in seno all’esercito, l’obbligo di prestare servizio per la truppa e per i sottufficiali. In futuro inizierà tra il 19° e il 25° anno d’età e durerà complessivamente 12 anni o al massimo 245 giorni di servizio. In condizioni normali, cioè in assenza di impieghi per grandi catastrofi, sarà tuttavia poco probabile che le persone soggette all’obbligo di prestare servizio di protezione civile raggiungano il massimo di giorni di servizio. Per l’adempimento di compiti speciali, anche nella protezione civile sarà possibile prestare tutti i giorni di servizio in un unico periodo, senza interruzioni.

Per il calcolo dell’importo della tassa d’esenzione dall’obbligo militare saranno computati in futuro tutti i giorni di servizio prestati, in adempimento di una mozione presentata in Consiglio nazionale. Per rimediare agli effettivi insufficienti in singoli Cantoni, sarà semplificata la procedura per l’assegnazione di persone soggette all’obbligo di prestare servizio di protezione civile ad altri Cantoni.

Per quanto concerne le infrastrutture della protezione della popolazione, il numero di impianti protetti dei Cantoni sarà ridotto al minimo necessario. Il Servizio sanitario sarà reintrodotto nella protezione civile affinché gli impianti protetti del servizio sanitario e gli ospedali protetti possano essere messi in esercizio in caso di necessità.

La procedura di consultazione si concluderà entro fine marzo 2018.


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