Matrimoni forzati: il Consiglio federale sostiene un centro di competenza

Berna, 31.10.2017 - Nella seduta del 25 ottobre 2017, il Consiglio federale ha preso atto dei risultati della consultazione sul programma federale di lotta ai matrimoni forzati (2013 – 2017). Secondo una valutazione esterna, il programma ha contribuito in maniera determinante ad aiutare le persone coinvolte in diverse regioni della Svizzera. Il Consiglio federale intende pertanto continuare a garantire il sostegno alle persone colpite dal fenomeno, rafforzare la prevenzione e incoraggiare la formazione di specialisti. A tal fine, nei prossimi quattro anni, la Confederazione sosterrà il servizio specializzato contro i matrimoni forzati stanziando 800 000 franchi.

Il Consiglio federale attribuisce una grande importanza alla lotta contro i matrimoni forzati. Tra i principali compiti della Confederazione figurano un contributo al coordinamento, un sostegno all’attività degli attori regionali sull’intero territorio nazionale, grazie a un lavoro di informazione e alla trasmissione di conoscenze, e infine la garanzia di un aiuto efficace agli attori in loco, soprattutto nei casi complessi. Per soddisfare questi compiti, nei prossimi quattro anni la Confederazione sosterrà finanziariamente il servizio specializzato contro i matrimoni forzati. Questa ONG vanta una vasta esperienza nella consulenza agli interessati e ha ottenuto anche un sovvenzionamento assegnato mediante concorso pubblico.

In primo luogo, il servizio specializzato contro i matrimoni forzati allestirà su tutto il territorio svizzero un’offerta di consulenza destinata agli interessati e agli specialisti coinvolti in casi complessi di matrimoni forzati. Questo servizio metterà inoltre a disposizione degli attori in loco il know-how specifico sul fenomeno dei matrimoni forzati sotto forma di pubblicazioni, scambi di esperienze, offerte di formazione continua, campagne di sensibilizzazione o attività mediatiche.

Programma federale di lotta ai matrimoni forzati

Queste nuove misure sono il frutto delle esperienze raccolte negli ultimi cinque anni con il programma federale di lotta ai matrimoni forzati avviato dal Consiglio federale il 14 settembre 2012 quale complemento alla legge federale sulle misure contro i matrimoni forzati. Dal 2013 al 2017, la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha sostenuto quasi 40 progetti, tra cui, ad esempio, workshop sulla prevenzione organizzati in scuole e centri per la gioventù o corsi di formazione per esperti provenienti dai settori più diversi (aiuto alle vittime, lavoro sociale, salute sessuale, asilo, scuola, polizia ecc.). Il programma è stato coordinato dalla SEM e vi ha partecipato anche l’Ufficio federale per l'uguaglianza fra donna e uomo.

Da una valutazione esterna è emerso che il programma federale di lotta ai matrimoni forzati ha impresso importanti impulsi alla sensibilizzazione e all’interconnessione degli attori a livello regionale e svizzero. Ha inoltre contribuito ad approfondire le conoscenze degli specialisti sul tema e sostenuto efficacemente le persone colpite.

Rilevamento dei casi nel quadro del Programma federale

Nel quadro del programma federale di lotta ai matrimoni forzati, dall’inizio del 2015 fino alla fine di agosto 2017, sono stati segnalati ai promotori del progetto e ai loro partner di rete 905 casi; 397 soltanto nel 2016. L’83 per cento degli interessati erano donne, il 17 per cento uomini. Sorprende l’elevato tasso di minorenni, che, con 257 casi, costituisce quasi un terzo delle segnalazioni. I Paesi di provenienza che denotano una forte incidenza di persone toccate dal fenomeno in Svizzera sono il Kosovo, lo Sri Lanka, la Turchia, l’Albania e la Macedonia.


Indirizzo cui rivolgere domande

Informazione e comunicazione SEM, T +41 58 465 78 44



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