Il Consigliere federale Didier Burkhalter discute con l’Alto commissario ONU per i diritti umani Zeid Ra’ad Al-Hussein delle sfide internazionali per la tutela dei diritti umani

Berna, 29.11.2016 - Il 29 novembre 2016, l’Alto commissario dell’ONU per i diritti umani Zeid Ra’ad Al-Hussein è giunto a Berna per una visita di lavoro ufficiale. Nella capitale federale è stato ricevuto dal capo del DFAE Didier Burkhalter, dal Segretario di Stato Yves Rossier e da alcuni membri degli Uffici e delle Commissioni di politica estera delle Camere federali. Durante discussioni approfondite sui temi dell’attualità internazionale dei diritti umani, come la situazione in Siria, nello Yemen e nel Burundi, la Svizzera ha ribadito il proprio appoggio al rafforzamento dell’Alto commissariato, attore chiave dell’azione internazionale per il rispetto dei diritti umani. Il finanziamento dell’Alto commissariato attraverso l’attuale 3,5% del budget ordinario dell’ONU non è all’altezza dell’importanza strategica che l’Alto commissariato è chiamato a rivestire nel dirigere l’operato delle Nazioni Unite in materia di diritti umani.

La tutela dei diritti umani e della libertà di ogni singola persona contribuisce a garantire la sicurezza internazionale, la pace e lo sviluppo sostenibile. L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR) è un partner importante per l’impegno della Svizzera a favore dei diritti umani, sia a livello tematico, sia in numerosi Paesi prioritari della cooperazione internazionale del nostro Paese. Durante i colloqui bilaterali con l’Alto commissario Zeid Ra’ad Al-Hussein, il capo del DFAE Didier Burkhalter ha confermato che la Svizzera continuerà a sostenere politicamente e finanziariamente l’OHCHR anche nei prossimi anni.

Rafforzamento del ruolo dei diritti umani nella prevenzione dei conflitti

Gli scambi di vedute hanno toccato anche la questione della continuità da dare all’Appello del 13 giugno 2016 per porre i diritti umani al centro della prevenzione dei conflitti. Questa iniziativa è stata lanciata dalla Svizzera in occasione del decimo anniversario della creazione del Consiglio dei diritti umani ed è attualmente sostenuta da 70 Paesi. L’OHCHR svolge un ruolo chiave nella sua attuazione perché il deterioramento della situazione dei diritti umani è spesso un segno premonitore di una minaccia ancora più grande per la pace e la sicurezza. L’Alto commissario Zeid Ra’ad Al-Hussein ha esortato a mettere il rispetto dei diritti umani dei migranti al centro delle politiche internazionali in materia di gestione della migrazione. I due partner concordano sul fatto che, a fronte della portata degli attuali fenomeni migratori, è necessario un intervento efficace che includa anche un miglioramento della situazione dei diritti umani nei Paesi d’origine.

Sviluppo della cooperazione per favorire la promozione dei diritti umani

L’Alto commissario dell’ONU per i diritti umani si è intrattenuto anche con il Segretario di Stato del DFAE Yves Rossier. L’incontro ha permesso uno scambio di vedute sulla situazione dei diritti umani nei Paesi d’interesse comune, segnatamente sulla Siria, l’Ucraina e il Burundi, Paesi in cui l’OHCHR svolge attività di monitoraggio sostenute dalla Svizzera. Si è parlato anche delle dinamiche in seno al Consiglio dei diritti umani, del quale la Svizzera è tornata a far parte proprio quest’anno, come pure delle iniziative della Svizzera volte a rafforzare l’inclusione dei diritti umani nell’azione globale dell’ONU.

L'Alto commissario Zeid Ra’ad Al-Hussein si è riunito a colloquio anche con Christian Levrat, presidente della Commissione della politica estera del Consiglio degli Stati, nonché con alcuni membri degli Uffici e delle Commissioni di politica estera delle Camere federali. Questi incontri hanno permesso di mettere in luce il ruolo dei parlamenti nelle sfide affrontate dall’OHCHR per la tutela dei diritti umani nel mondo, oltre che di segnalare situazioni particolarmente allarmanti in questo settore.

Rafforzamento delle basi finanziarie dell’OHCHR

L’intervento dell’OHCHR è sempre più richiesto dagli Stati, in particolare per incrementare gli sforzi in contesti di crisi e conflitti. La Svizzera, in veste di Stato ospite dell’OHCHR, si sta impegnando per migliorare il finanziamento dell’azione dell’ONU in materia di diritti umani, che attualmente ammonta solo al 3,5 per cento del budget ordinario dell’organizzazione. La Svizzera figura tra i principali donatori dell’OHCHR, il cui fabbisogno attuale è coperto dal budget ordinario dell’ONU soltanto nella misura del 40 per cento; nel 2016, ha versato un contributo volontario di oltre cinque milioni di franchi a questa agenzia dell’ONU. La Svizzera cofinanzia soprattutto le attività di monitoraggio dei diritti dell’uomo in Siria e nello Yemen così come la presenza dell’OHCHR nel Territorio palestinese occupato, in Ucraina e in Honduras, dove il 23 novembre l’OHCHR ha inaugurato il suo nuovo ufficio.


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