Il Ministero pubblico della Confederazione può chiarire le accuse mosse all’ex Ambasciatore in Kenia

Berna, 29.09.2016 - Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) può chiarire le accuse mosse a Jacques Pitteloud, già ambasciatore svizzero in Kenia, per tentata coazione ai sensi dell’articolo 181 in combinato disposto con l’articolo 22 del Codice penale. Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) ha concesso l’autorizzazione su richiesta del MPC e dopo aver sentito Jacques Pitteloud e il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

Secondo l'articolo 15 capoverso 1 della legge sulla responsabilità (LResp; RS 170.32), l'autorizzazione del DFGP è necessaria se un impiegato della Confederazione è accusato di aver commesso un reato attinente alla sua attività o condizione ufficiale.

Lo scopo della procedura d'autorizzazione non è decidere se si è in presenza di un reato, né determinare la colpevolezza o l'innocenza dell'accusato. Tali questioni vanno appurate nel successivo procedimento penale. La procedura d'autorizzazione ha il solo scopo di proteggere il personale federale da procedimenti penali a prima vista infondati, lesivi o temerari, garantendo in tal modo il buon funzionamento dell'amministrazione.

Nel corso di un'audizione Jacques Pitteloud e il DFAE si sono dichiarati favorevoli alla concessione dell'autorizzazione dicendo di apprezzare la possibilità di far luce sulle accuse.


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Dipartimento federale degli affari esteri
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