La Svizzera si impegna a favore di una maggiore protezione ambientale, della ricerca e del turismo sostenibile in Antartide

Berna, 04.03.2016 - Il 4 marzo 2016 il Consiglio federale ha trasmesso alle Camere federali il messaggio di ratifica del Protocollo sulla protezione ambientale relativo al Trattato sull’Antartide. Questo accordo internazionale mira a rafforzare la salvaguardia dell’ambiente in Antartide e a consolidare la posizione della Svizzera come polo di ricerca e innovazione, garantendo inoltre un turismo sostenibile, in sintonia con un ecosistema pressoché incontaminato. Una procedura di autorizzazione assicura che le spedizioni scientifiche e private non danneggino la flora e la fauna.

L’utilizzo dell’Antartide da parte di tutti gli Stati del mondo, in qualità di territorio soggetto ad amministrazione comune sul quale non può essere esercitato, in base alle norme internazionali, alcun diritto di sovranità, ha reso imprescindibile l’elaborazione di un quadro unitario per quanto concerne la protezione ambientale e la portata di quest’ultima. Nel 1991, gli Stati firmatari del Trattato sull’Antartide hanno creato uno strumento efficace volto a conciliare gli interessi di utilizzo da parte dell’uomo con quelli di salvaguardia della natura: il Protocollo sulla protezione ambientale.

L’aspetto chiave del Protocollo, che include standard ambientali vincolanti, è l’obbligo, per ogni Stato aderente, di definire una procedura di autorizzazione. Tutte le attività svolte nell’Antartide, che si tratti di spedizioni private o di spedizioni pianificate da istituzioni pubbliche, devono essere preventivamente autorizzate. Il richiedente è tenuto a redigere una valutazione di impatto ambientale più o meno esauriente a seconda dell’intensità delle attività in questione. Ai fini del recepimento del Protocollo nel diritto nazionale è stata emanata una legge di attuazione in cui sono disciplinati i dettagli della procedura di autorizzazione statale.

Con la ratifica del Protocollo, la Svizzera contribuisce a tutelare in modo efficace l’area dell’Antartide e contemporaneamente sostiene la ricerca polare svizzera, già ben affermata, e la cooperazione con altri Stati parte attivi in questo ambito. La Svizzera, in quanto polo industriale, ottiene da parte sua un accesso regolamentato e vantaggioso a ricerche che permettono di testare, in condizioni estreme, tecnologie di precisione e delicati strumenti meccanici. Le attività delle imprese turistiche svizzere, infine, potranno godere, grazie alla procedura statale di autorizzazione, di un’ampia accettazione a livello internazionale.


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