Importazione di bevande spiritose in calo, produzione indigena in aumento

Berna, 23.02.2016 - Nel 2015 le importazioni di bevande spiritose sono calate a 82 969 ettolitri di alcol puro (-2 %). Il whisky mantiene il primo rango ma è sceso al suo livello più basso dal 2005. Dopo aver toccato il fondo, la produzione svizzera di bevande spiritose si sta riprendendo grazie al buon raccolto di frutta del 2014. Nella campagna di distillazione 2014/2015 sono stati prodotti 16 360 ettolitri di alcol puro (+42 %). Nonostante il rallentamento congiunturale, le vendite di etanolo di Alcosuisse aumentano ancora e si attestano a 38,8 milioni di chilogrammi (+2 %).

Produzione indigena

Il settore svizzero della distillazione presenta un bilancio positivo. Tra il 1° luglio 2014 e il 30 giugno 2015 sono stati prodotti 16 360 ettolitri di alcol puro. L’aumento del 42 per cento rispetto al periodo 2013–2014 riflette l’alternanza naturale tra buoni e cattivi raccolti. Questo risultato è del 7 per cento superiore alla media degli ultimi dieci anni. La produzione di acquavite di prugne e susine e di kirsch registra il tasso di crescita maggiore (+141 % e +152 %), mentre la produzione dei distillati di frutta a granelli continua a diminuire (-2 %). Dai primi anni Trenta la Svizzera non aveva mai prodotto così poca acquavite di mele e pere. Analogamente alla distillazione, la fabbricazione di bevande spiritose a base di alcol potabile (ad es. liquori, aperitivi, assenzio) è progredita, sebbene in misura più contenuta (+6 %), raggiungendo 9926 ettolitri di alcol puro.

Importazioni

Nel 2015 le importazioni di bevande spiritose sono diminuite del 2 per cento a 82 969 ettolitri di alcol puro. La tendenza al ribasso concerne le quattro categorie di bevande spiritose più apprezzate in Svizzera: whisky (-4 %), vodka (-3 %), rum (-6 %) nonché liquori, bitter e aperitivi (-3 %). Whisky e vodka (17 455 e 13 042 hl alcol puro) sono stati i meno importati in Svizzera rispettivamente dal 2005 e dal 2008.

Queste evoluzioni a breve termine non modificano fondamentalmente le tendenze osservate dall’inizio degli anni 2000. Nel 2015, con il 76 % della quota di mercato, le bevande spiritose importate continuano a predominare a fronte del 24 per cento di produzione indigena totale (distillazione e fabbricazione).

Esportazioni

Due anni dopo un’impennata (+41 % nel 2013), le esportazioni di bevande spiritose registrano un nuovo calo (-17 % a 3208 hl alcol puro) raggiungendo un livello leggermente superiore a quello del 2012. La diminuzione delle esportazioni di assenzio (-29 %) così come di altre bevande e derrate alimentari a base di alcol potabile (-12 %), che rappresentano circa il 60 per cento delle esportazioni del 2015, sono particolarmente significative. Nonostante il suo volume di esportazione sia stato ridotto di circa un quarto tra il 2014 e il 2015, l’acquavite di pere Williams rimane la bevanda spiritosa svizzera più richiesta all’estero (205 hl alcol puro).

Consumo

Nel 2015 il consumo di bevande spiritose dovrebbe scendere sotto la soglia di 1,5 litri di alcol puro per abitante (calcolo provvisorio). Nel corso dell’estate del 2016 verranno fornite indicazioni più complete sul consumo di alcol nel nostro Paese.

Vendite di etanolo

Nel 2015 Alcosuisse ha venduto 38,8 milioni di chilogrammi a differenti settori dell’industria svizzera, principalmente ai settori farmaceutico, chimico e cosmetico. Le vendite sono cresciute del 2 per cento nonostante il rallentamento congiunturale provocato dall’apprezzamento del franco svizzero.

Gettito fiscal

Nel 2015 il gettito generato dall’imposizione delle bevande spiritose è calato del 2 per cento e si attesta a 277,9 milioni di franchi (2014: 283,1 mio. fr.).


Indirizzo cui rivolgere domande

Nicolas Rion, responsabile della comunicazione, Regìa federale degli alcool, tel. 031 309 12 64, info@eav.admin.ch



Pubblicato da

Regìa federale degli alcool (bis 12.2017)
http://www.ezv.admin.ch

https://www.admin.ch/content/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-60663.html