Verifica della cooperazione nell’ambito dell’istruzione militare e dell’armamento

Berna, 15.12.2015 - La Commissione della gestione del Consiglio degli Stati (CdG-S) ha valutato la cooperazione internazionale nell’ambito dell’istruzione militare e dell’armamento. Nel suo rapporto di inizio ottobre all’attenzione del Consiglio federale ha riscontrato determinate lacune e ha formulato raccomandazioni per eliminarle. Nella sua seduta dell’11 dicembre 2015 il Consiglio federale ha licenziato il suo parere concernente tale valutazione. È d’accordo con la maggior parte delle raccomandazioni della CdG-S e intende anche migliorare la trasparenza, in particolare nel settore dell’armamento.

Il 6 ottobre 2015 la Commissione della gestione del Consiglio degli Stati (CdG-S) ha trasmesso al Consiglio federale un rapporto concernente le cooperazioni internazionali nell'ambito dell'istruzione militare e dell'armamento. Nel rapporto ha valutato la chiarezza dei criteri strategici nei due ambiti, il loro rispetto nella pratica e se queste attività concordano con gli interessi in materia di politica estera della Svizzera. La constatazione principale è che i criteri per la gestione delle cooperazioni internazionali sono poco chiari e che, in particolare nel settore dell'armamento, la gestione e la trasparenza delle attività internazionali sono insufficienti. Sulla base di cinque raccomandazioni la CdG-S ha invitato il Consiglio federale a migliorare la gestione e la trasparenza in tali ambiti.

Il Consiglio federale ha ora espresso il proprio parere in merito al rapporto e alle raccomandazioni della CdG-S. Esso condivide la richiesta della CdG-S secondo cui la trasparenza deve regnare anche in materia di cooperazioni internazionali nei settori dell'istruzione militare e dell'armamento e che tali attività vanno armonizzate con gli interessi in materia di politica estera. Ciò era già il caso finora, tuttavia il Consiglio federale riconosce che, puntualmente, esistono ancora margini di miglioramento. Pertanto concorda con l'indirizzo del rapporto della CdG-S e la maggioranza delle richieste in esso contenute. In futuro, ad esempio, tutti gli accordi quadro e le convenzioni nell'ambito dell'armamento e dell'istruzione saranno inclusi nel rapporto annuale del Consiglio federale sui trattati internazionali. Inoltre, la portata e il carattere giuridicamente vincolante degli accordi saranno esaminati in modo approfondito anche nel settore dell'armamento. Sono state altresì adottate ulteriori misure organizzative per migliorare la gestione e la trasparenza della cooperazione internazionale nell'ambito dell'armamento.

Il Consiglio federale non condivide per contro il parere della CdG-S secondo cui i criteri strategici per la cooperazione internazionale nell'ambito dell'istruzione militare e dell'armamento non sarebbero, in linea generale, sufficientemente chiari e che di conseguenza andrebbero concretizzati. Il Consiglio federale ritiene che il quadro relativo alla cooperazione internazionale sia definito in modo sufficientemente chiaro dai criteri contenuti nelle leggi e nei documenti fondamentali corrispondenti (per es. il Rapporto sulla politica di sicurezza e il Rapporto sull'esercito) nonché in altri criteri politici e legali sovraordinati, in particolare in materia di politica di neutralità e di diritto della neutralità. In che modo, con chi e su quali tematiche la Svizzera coopera concretamente, non può né deve essere stabilito a priori in modo astratto e dettagliato. Una simile cooperazione nasce dai bisogni reali della pratica. Per il Consiglio federale è fondamentale il fatto che le richieste in materia di cooperazione siano valutate, caso per caso, in base ai loro benefici concreti e al rispetto delle condizioni quadro politiche e legali determinanti.


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