Trafficanti internazionali di droga nel mirino della giustizia svizzera

Berna, 21.10.2014 - Terminate le indagini del Ministero pubblico della Confederazione (MPC) contro i vertici di un'organizzazione criminale internazionale originaria della Bolivia attiva anche in Svizzera e dedita a ingenti traffici di cocaina dal Sud America verso l'Europa. L'atto d'accusa nei confronti di quattro persone è stato trasmesso al Tribunale penale federale di Bellinzona.

Le persone in questione sono accusate di avere, nel contesto di un'organizzazione criminale originaria della Bolivia, effettuato importanti traffici di sostanza stupefacente dal Sud America verso l'Europa, in particolare verso la Svizzera e pure l'Italia e la Spagna. Secondo le ricostruzioni del MPC, questi traffici sono stati effettuati per lungo tempo secondo lo stesso modus operandi, sulle medesime rotte aeree e facendo capo a diversi corrieri assoldati in Brasile, ai quali venivano affidate valigie nel cui sottofondo era occultata la sostanza stupefacente.

Alcuni fra i corrieri assoldati dall'organizzazione criminale sono già stati coinvolti e condannati nel quadro di procedimenti penali cantonali ed esteri. Il MPC, coadiuvato dalla Polizia giudiziaria federale, ha concentrato le sue indagini sui vertici dell'organizzazione, mettendo in correlazione le proprie attività d'indagine con quelle promosse dalle altre autorità penali del Cantone Ticino e estere. È stato così possibile fare luce su oltre venti traffici di stupefacenti del tipo cocaina, per un totale di 231 Kg effettuati dall'organizzazione criminale.

In totale undici persone, fra le quali una nel frattempo è deceduta, sono state coinvolte nell'indagine del MPC, avviata nel 2009. Nel frattempo tre sono già state condannate, nel 2012, attraverso riti alternativi a pene di quattro anni e mezzo di detenzione, a 2 anni di detenzione sospesi condizionalmente e a una pena pecuniaria. Un'altra persona, la cui posizione processuale in corso di procedura è stata delegata alle autorità penali del Cantone Ticino, è già stata anch'essa condannata. Nei confronti di un'altra, già oggetto di due condanne all'estero di diciannove anni rispettivamente diciannove anni e quattro mesi di reclusione, il procedimento è stato invece abbandonato: il MPC ha tuttavia ordinato la confisca dei suoi beni. Infine, il procedimento condotto nei confronti di una persona ritenuta essere al vertice dell'organizzazione criminale, residente in Bolivia, ma al momento irreperibile, ha dovuto essere sospeso.

Il MPC ha promosso l'accusa nei confronti delle quattro persone, una di cittadinanza svizzera, due di cittadinanza italiana e una di cittadinanza boliviana, per i titoli di reato di organizzazione criminale, infrazione aggravata alla legge federale sugli stupefacenti, infrazione aggravata alla legge federale sul materiale bellico, riciclaggio di denaro ed altri reati.

Rispetto alle persone imputate vige la presunzione d'innocenza fino al giudizio del Tribunale. Con il deposito dell'atto d'accusa la competenza per l'informazione dei media passa al Tribunale penale federale di Bellinzona.


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