Pubblicazione del rapporto d’attività 2011˗2013 del Gruppo di lavoro interdipartimentale (GLID) per la lotta alla corruzione

Berna, 08.10.2014 - Nella sua seduta dell’8 ottobre 2014, il Consiglio federale ha preso atto del rapporto d’attività 2011˗2013 del GLID «Lotta alla corruzione». Oltre a illustrare i lavori di attuazione delle raccomandazioni elaborate dal gruppo centrale nel 2011, il rapporto fornisce informazioni sulle misure di sensibilizzazione, sui lavori legislativi in corso e sugli sviluppi internazionali nella lotta alla corruzione. Formula inoltre ulteriori raccomandazioni per rafforzare il dispositivo anticorruzione della Svizzera.

In Svizzera, l’integrità delle istituzioni è la regola, mentre la corruttibilità rappresenta la grande eccezione. Tuttavia, nel periodo considerato nel rapporto (2011-2013), è emerso un numero crescente di indizi di corruzione, in particolare nell’ambito dell’aggiudicazione di appalti per progetti informatici della Confederazione. Tale situazione non va per forza associata a un aumento dei comportamenti corrotti, ma può anche essere considerata il risultato di misure anticorruzione incisive e di una maggiore sensibilizzazione. Il Consiglio federale intende portare avanti le misure adottate finora per combattere la corruzione e per sensibilizzare gli impiegati della Confederazione sui relativi rischi.

Nel 2011 il GLID «Lotta alla corruzione» ha redatto le prime raccomandazioni per rafforzare il dispositivo anticorruzione della Svizzera. Il presente rapporto traccia un bilancio dell’attuazione di tali raccomandazioni. Inoltre, sulla base degli sviluppi registrati a livello internazionale e nazionale nel periodo considerato, il GLID «Lotta alla corruzione» propone ulteriori misure. Tra queste, figura ad esempio l’individuazione di specifici gruppi a rischio all’interno dell’Amministrazione federale, con l’obiettivo di sensibilizzarli maggiormente e offrire loro una formazione più approfondita in materia di prevenzione della corruzione. Nel rapporto, si raccomanda anche di applicare con maggiore frequenza, laddove oggettivamente opportuno, la cosiddetta clausola relativa al «pantouflage», una disposizione che consente di obbligare le persone interessate, per un periodo fino a due anni dopo la conclusione del loro rapporto di lavoro, a non prestare servizio per datori di lavoro o committenti che nei due anni precedenti sono stati oggetto di decisioni a cui esse stesse hanno contribuito in misura decisiva. Si suggerisce anche di intensificare la collaborazione con i Cantoni e le città.

Come indicato nel rapporto, la Svizzera segue attivamente gli sviluppi e gli sforzi internazionali nella lotta alla corruzione e si impegna in particolare in seno ai più importanti organismi internazionali dell’OCSE, del Consiglio d’Europa e dell’ONU, di cui ha ratificato le convenzioni contro la corruzione.

Il GLID «Lotta alla corruzione» è stato istituito dal Consiglio federale alla fine del 2008. Composto dei principali attori della lotta contro la corruzione in seno all’Amministrazione federale nonché di collaboratori del Ministero pubblico della Confederazione e d rappresentanti dell’economia, dei Cantoni, delle città, della comunità accademica e della società civile, il Gruppo di lavoro interdipartimentale sviluppa strategie nazionali e internazionali comuni per combattere la corruzione.


Indirizzo cui rivolgere domande

Informazione DFAE
+41 (0)58 462 31 53
info@eda.admin.ch



Pubblicato da

Il Consiglio federale
https://www.admin.ch/gov/it/pagina-iniziale.html

Dipartimento federale degli affari esteri
https://www.eda.admin.ch/eda/it/dfae.html

https://www.admin.ch/content/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-54767.html