La consigliera federale Sommaruga in visita alla Corte europea dei diritti dell’uomo

Berna, 05.09.2014 - Venerdì, la consigliera federale Simonetta Sommaruga ha incontrato a Strasburgo Dean Spielmann, presidente della Corte europea dei diritti dell’uomo (Corte EDU), per una visita di lavoro. Si è discusso in particolare delle riforme della Corte e del meccanismo di controllo della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU).

L’incontro si è tenuto sullo sfondo del 40° anniversario della ratifica della CEDU da parte della Svizzera. La consigliera federale Sommaruga ha dichiarato che da allora la Convenzione è diventata parte dell’ordinamento giuridico elvetico e che i tribunali svizzeri, soprattutto il Tribunale federale, tengono conto della giurisprudenza della Corte. Ha sottolineato che, alla luce delle crescenti critiche recentemente mosse nei confronti della Corte, l’anniversario offre l’occasione di riflettere sulla relazione tra la Svizzera e la CEDU. Il Consiglio federale integrerà tali riflessioni nel rapporto sulle esperienze e prospettive a 40 anni dall’adesione alla CEDU.

Riforma della Corte e del meccanismo di controllo della CEDU

Alla luce del cronico sovraccarico della Corte, i colloqui hanno riguardato in particolare i tentativi di riforma. Da sempre la Svizzera profonde grande impegno nella discussione su tale tema e ha anche avviato una nuova fase del processo di riforma organizzando la Conferenza ministeriale di Interlaken, tenutasi nel 2010. È previsto in particolare di sancire nel preambolo il principio di sussidiarietà, secondo cui spetta in primo luogo agli Stati contraenti rispettare e attuare la CEDU con un certo margine di apprezzamento. Dal canto suo, la Corte EDU interpreta la CEDU quale ultima istanza e tutela le persone i cui diritti e libertà sono stati violati a livello nazionale. Attualmente in Svizzera è in corso la consultazione sul pertinente Protocollo.

Nell’ambito della più recente fase del processo di riforma si rifletterà anche sulla riforma a lungo termine della procedura di controllo. Una conferenza ministeriale a tal fine è prevista per la primavera del 2015. La consigliera federale Sommaruga ha caldeggiato questa iniziativa, affermando che una conferenza ad alto livello può dare impulsi alle discussioni già in corso tra esperti. La problematica da affrontare – ossia l’attuazione delle sentenze della Corte EDU da parte degli Stati membri – costituisce un aspetto centrale della discussione sulla riforma. La consigliera federale Sommaruga ha assicurato che la Svizzera continuerà a partecipare attivamente al processo impegnandosi affinché le discussioni sulla riforma a lungo termine vengano condotte apertamente.

Distaccamento di giuristi svizzeri

Sommaruga e Spielmann hanno discusso anche del distaccamento di giuristi svizzeri presso la Corte EDU. La Svizzera ha inviato per la prima volta una giurista elvetica nel settembre del 2012. A breve sarà distaccato per la seconda volta un giurista svizzero a Strasburgo. Questi distaccamenti di giuristi da parte degli Stati membri hanno permesso di ridurre sensibilmente il numero di ricorsi pendenti dinanzi alla Corte EDU. La consigliera federale Sommaruga ha informato Spielmann che la Confederazione sta attualmente vagliando se finanziare a lungo termine, in parte o integralmente, tali distaccamenti.


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