Formazione musicale: proposte per l'attuazione del nuovo articolo costituzionale

Berna, 21.01.2014 - Il 23 settembre 2012 il Popolo e i Cantoni hanno approvato a grande maggioranza il nuovo articolo costituzionale sulla formazione musicale in Svizzera. Un gruppo di lavoro composto da rappresentanti di associazioni musicali, Cantoni, Città e Comuni presenta ora un rapporto con numerose proposte per migliorare la formazione musicale in Svizzera. Il Consiglio federale deciderà quali misure attuare nell'ambito del messaggio sulla cultura 2016‒2019.

Il nuovo articolo 67a della Costituzione federale è volto a rafforzare la formazione musicale: Confederazione e Cantoni devono adoperarsi in favore di un'educazione musicale di qualità nelle scuole, mantenendo immutata l'attuale ripartizione delle relative competenze. Tutti i bambini e i giovani dovranno avere la possibilità di dedicarsi alla musica nel tempo libero. Particolare sostegno dovrà essere offerto ai giovani con spiccato talento musicale.

Ai fini dell’attuazione del nuovo articolo costituzionale a livello federale, il capo del Dipartimento federale dell’interno (DFI) ha istituito un gruppo di lavoro composto di membri delle seguenti organizzazioni o istituzioni: Unione delle città svizzere (UCS), Associazione dei comuni svizzeri (ACS), Associazione gioventù + musica, Comunità d’interessi «gioventù + musica», Associazione svizzera delle scuole di musica (ASSM), Consiglio svizzero della musica (CSM), Conferenza delle scuole universitarie di musica svizzere (CSUMS) e Associazione bandistica svizzera (ABS). Alle sedute del gruppo di lavoro era rappresentato anche il Segretariato generale della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE).Dopo un'analisi approfondita dell'attuale situazione della formazione musicale in Svizzera, il gruppo di lavoro è giunto alla conclusione che occorre migliorare, sotto diversi aspetti, le pari opportunità e la qualità della formazione musicale a livello di promozione della diffusione e dei talenti, nonché intensificare la collaborazione tra gli attori coinvolti.

Ha quindi proposto complessivamente 37 misure, 32 delle quali rientrano nelle competenze della Confederazione. Nell’esaminare tali misure, il gruppo di lavoro ha espresso pareri talvolta divergenti in ordine alla necessità, all’attuabilità e all’urgenza dei contenuti, nonché all'entità delle competenze della Confederazione.Le misure proposte dal gruppo di lavoro vengono ora vagliate dall'Ufficio federale della cultura (UFC) e dal DFI e alla fine di marzo 2014 saranno discusse con i Cantoni, le Città e i Comuni in occasione del dialogo culturale nazionale. Il Consiglio federale deciderà quali misure attuare nell'ambito del messaggio sulla cultura 2016‒2019, la cui consultazione è prevista per l'inizio dell'estate, mentre la trasmissione al Parlamento avverrà presumibilmente a dicembre 2014.

Ulteriori informazioni
Il rapporto è disponibile sul sito dell'Ufficio federale della cultura: http://www.bak.admin.ch/?lang=de&webcode=d_14089_it.


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Yves Fischer, direttore supplente, Ufficio federale della cultura
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