Parlare di denaro con i bambini vale oro

Berna, 12.09.2013 - Importante segmento di mercato, i bambini e i giovani hanno ormai assunto un ruolo centrale nel mondo del consumo. Questo processo è passato relativamente inosservato e soltanto il problema dell’indebitamento torna periodicamente a fare notizia. Mancano tuttavia dati certi nonché direttive etiche e giuridiche, mentre l’educazione finanziaria di base è ancora agli inizi. Al Seminario di Bienne, che si terrà il 12 e il 13 settembre 2013, la Commissione federale per l’infanzia e la gioventù (CFIG) presenterà una serie d’informazioni sul rapporto dei bambini e dei giovani con il denaro e il consumo e indicherà dove è necessario intervenire. I bambini e i giovani si esprimeranno sul tema nell’ambito del concorso di cortometraggi «ioConsumo».

I bambini sono clienti

Un bambino che guarda la televisione un'ora al giorno vede in media 6730 spot pubblicitari all'anno[1].
I bambini influiscono sul comportamento d'acquisto della famiglia e il loro potere d'acquisto è in aumento. Nel 2006, nel nostro Paese i bambini e i ragazzi di età compresa tra i 6 e i 17 anni hanno ricevuto circa 644 milioni di franchi sotto forma di paghetta o di regali in denaro[2]. Fare shopping costituisce uno dei loro passatempi preferiti e possedere i vestiti, i giochi e i cellulari alla moda riveste particolare importanza per l'appartenenza al gruppo di pari. Consumare significa partecipare ed essere integrati ed è divertente. Quella di comprarsi qualcosa è una delle prime decisioni autonome del bambino.

Il Seminario di Bienne avrà per tema il rapporto di bambini e giovani con il mondo del consumo e illustrerà in che modo l'economia, con prodotti specifici e strategie di marketing mirate, cerca di conquistare i giovani consumatori.

Consumo e sviluppo sano

I bambini e i giovani hanno il diritto di svilupparsi in modo sano, di essere protetti e stimolati e di partecipare, e questo anche nell'ambito del consumo. Il mondo del consumo è seducente, astuto e attraente e lancia messaggi contraddittori. Per questo motivo l'informazione e l'educazione dei consumatori sono molto importanti e impegnative. Genitori, pedagoghi e operatori giovanili hanno bisogno di conoscenze specifiche per sapere come accompagnare i bambini e i giovani nella società dei consumi senza puntare il dito né fare loro la morale. Ma fino a che punto bisogna proteggerli e quali barriere giuridiche sono necessarie? Quanta responsabilità personale e libertà va lasciata loro affinché imparino a gestire il denaro?

Il convegno analizzerà i principali risultati dell'indagine KIWI II sulla pubblicità televisiva trasmessa durante i programmi per bambini, presenterà come esempio l'iniziativa «Swiss Pledge», cui hanno aderito diverse aziende svizzere al fine di limitare la pubblicità degli alimenti nocivi per la salute, e illustrerà le possibilità di ampliamento e miglioramento di «Swiss Pledge».

L'indebitamento non è un problema specifico dei giovani, ma bisogna combatterlo mediante la prevenzione

Benché la loro situazione finanziaria sia peggiore, le economie domestiche dei giovani (18-25 anni) non sono più indebitate delle altre. È quanto emerge dalle più recenti analisi della situazione di un campione di economie domestiche, che verranno presentate durante il seminario. Le analisi eseguite nel 2011 sulla base dell'indagine SILC 2008[3] (indagine sui redditi e sulle condizioni di vita) giungono a risultati analoghi. L'indebitamento non è quindi un problema specifico dei giovani, i quali nella maggior parte dei casi sono in grado di far fronte a ristrettezze finanziarie.

Mancano ancora dati certi sull'evoluzione dell'indebitamento delle economie domestiche, ma i consultori in materia di indebitamento rilevano una crescita del numero dei casi e una maggior complessità delle situazioni. Inoltre, recenti studi mostrano che i figli che crescono in famiglie indebitate sono inibiti nel loro sviluppo. È quindi importante prevenire il rischio di indebitamento. Ma quale tipo di prevenzione è efficace? Per rispondere a questa domanda, la CFIG partecipa a uno studio, in corso di realizzazione, sui fattori che incidono in modo rilevante sull'efficacia della prevenzione dell'indebitamento, i cui primi risultati saranno presentati al seminario.

Come imparare a gestire il denaro

Per via della sua complessità, la nostra società dei consumi richiede a tutti, sin dall'infanzia, un elevato grado di competenza nel rapporto con il denaro e una solida educazione finanziaria di base. Dal canto loro, i giovani hanno assolutamente bisogno di informazioni pratiche su imposte, casse malati e contratti e su come gestire un budget, usare carte di credito o fare acquisti online. 

Sia nella famiglia che a scuola i bambini e i giovani vanno preparati a vivere in questa società.

Anche nell'ambito delle attività giovanili si possono sviluppare competenze utili nella vita quotidiana. I consultori per i giovani, gli uffici di consulenza per la gestione del budget, le organizzazioni per consumatori come anche l'economia rientrano tra gli attori che possono contribuire a sviluppare le necessarie competenze finanziarie e in materia di consumo. Il seminario si concluderà con una tavola rotonda sulle misure da adottare.

Cosa ne pensano i diretti interessati?

Nell'ambito dell'educazione al consumo, bisogna innanzitutto parlare con i bambini e i giovani del denaro nella vita quotidiana, in famiglia, a scuola o nei ritrovi giovanili. Organizzando un concorso di cortometraggi, la CFIG ha voluto dare loro l'opportunità di esprimersi in modo creativo sul tema del denaro. Tutti i filmati inviati possono essere visionati sul sito www.ioconsumo.ch. I filmati premiati dalla giuria verranno mostrati al seminario.

Ulteriori informazioni: il programma del convegno della CFIG e gli abstract delle relazioni sono disponibili sul sito www.cfig.ch.

[1] Fonte: indagine KIWI II, svolta nel 2011: Pubblicità alimentare destinata ai bambini sulle reti televisive svizzere delle tre regioni linguistiche, ottobre-novembre 2011, pubblicata dall'Alleanza delle organizzazioni dei consumatori, di cui fa parte l'Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana (ACSI).

[2] Fonte: studio sulla paghetta condotto dall'istituto di ricerca di mercato GfK Svizzera nel 2006.

[3] Fonte: UST (2012): L'indebitamento dei giovani adulti. Analisi completive sull'indebitamento dei giovani adulti.


Indirizzo cui rivolgere domande

Pierre Maudet, presidente della CFIG, pierre.maudet@etat.ge.ch
Deborah Demeter, membro della CFIG, e-mail: deborah.demeter@gmx.ch, cellulare: 076 575 31 65
Segreteria della CFIG, tel. 031 322 92 26, cellulare: 079 815 25 24



Pubblicato da

Commissioni del DFI


https://www.admin.ch/content/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-50206.html