Accordo tra la Svizzera e la NATO per la regolamentazione della partecipazione svizzera all'International Security Assistance Force (ISAF) in Afghanistan

Berna, 03.05.2006 - Il 3 maggio 2006 il Consiglio federale ha approvato due accordi volti a fornire una nuova base legale all'impiego di ufficiali svizzeri per il promovimento della pace in Afghanistan. L'impiego di contemporaneamente al massimo quattro ufficiali svizzeri in Afghanistan è stato deciso nel 2003 nel quadro di un mandato dell'ONU.

L'impiego in seno all'ISAF di militari svizzeri in qualità di alti ufficiali superiori per il promovimento della pace in Afghanistan ha preso avvio nel marzo 2003. Limitato ad al massimo quattro ufficiali contemporaneamente, è stato successivamente approvato dall'Assemblea federale nella sessione estiva 2003. Sino ad agosto 2003, l'ISAF era diretta a turno da una delle sue «lead nation». La direzione operativa dell'ISAF è stata in seguito demandata alla NATO. La truppa multinazionale in Afghanistan è impiegata nel quadro di un mandato dell'ONU a tempo determinato, mandato rinnovato da ultimo sino al 12 ottobre 2006.

I cambiamenti sopravvenuti nell'ambito della direzione militare della truppa multinazionale hanno reso necessario un adeguamento delle basi legali di diritto internazionale della partecipazione svizzera. La relativa regolamentazione è stata sancita con due accordi in forma di scambio di lettere tra la Svizzera e la NATO, concernenti rispettivamente le modalità di partecipazione («participation agreement») e le competenze finanziarie («financial agreement»). In un'ulteriore lettera alla NATO la Svizzera ha confermato che, in virtù delle pertinenti disposizioni legali nazionali, i militari svizzeri non potranno partecipare ad azioni belliche di imposizione della pace. I quattro ufficiali svizzeri sono dotati di armi per l’autodifesa. Sotto il profilo operativo, saranno impiegati a favore degli organi di condotta della NATO in seno all'ISAF, rimanendo tuttavia sotto la sorveglianza e il comando dei competenti organi svizzeri e continuando a sottostare alla giurisdizione penale nazionale.


L'attività in seno all'ISAF di ufficiali svizzeri dotati di ampia esperienza favorisce l'acquisizione di ulteriori conoscenze ed esperienze nell'ambito dell'impegno svizzero per il promovimento della pace e consente inoltre al Paese di confermare la propria solidarietà nei confronti degli sforzi internazionali volti a promuovere la stabilità e la pace ai sensi della strategia «Sicurezza attraverso la cooperazione».


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