Centrale Färmelbach: approvato il piano di protezione e di utilizzazione delle acque

Berna, 14.06.2013 - Il 14 giugno 2013 il Consiglio federale ha approvato il piano di protezione e di utilizzazione delle acque inoltrato dal Cantone di Berna per i torrenti Färmel e Albrist (Comune di St. Stephan, BE), dove è in progetto una nuova centrale idroelettrica.

Lungo i torrenti Färmel e Albrist (Comune di St. Stephan, BE) è in progetto una nuova centrale idroelettrica, per la quale il Cantone di Berna deve elaborare una concessione per l'utilizzazione delle forze idriche. In tal ambito, ha inoltrato al Consiglio federale un piano di protezione e di utilizzazione delle acque (cfr. riquadro), che è stata approvato dal Consiglio federale il 14 giugno 2013. Grazie al piano, la produzione energetica della nuova centrale idroelettrica aumenterà del 4 per cento. Sul progetto vige un ampio consenso.

Il progetto di nuova centrale idroelettrica interesserà i torrenti Färmel e Albrist. Il piano di protezione e di utilizzazione delle acque inoltrato dal Cantone di Berna prevede prelievi supplementari e un deflusso residuale più basso per l'Albrist, un piccolo torrente molto ripido, con ampi salti, pressoché insignificante per la pesca e privo di rilevanza dal punto di vista della protezione del paesaggio.

Quale compensazione ecologica dei prelievi supplementari dall'Albrist è previsto l'aumento del deflusso residuale del Färmel. Questo tratto di torrente lungo 2370 m è di grande valore paesaggistico e si trova in una zona comunale di protezione del paesaggio.


RIQUADRO:
Piano di protezione e di utilizzazione delle acque secondo la legge sulla protezione delle acque

La legge sulla protezione delle acque prevede che a valle del punto di prelievo debba restare un deflusso minimo per garantire le funzioni naturali del corso d'acqua (p. es. l'habitat di flora e fauna, la struttura del paesaggio o la ricarica degli acquiferi sotterranei). In alcuni casi possono essere fissati deflussi residuali inferiori ai valori minimi prescritti dalla legge, a condizione di una corrispettiva compensazione con provvedimenti adeguati. In questo caso l'entità dei prelievi supplementari e i provvedimenti di compensazione previsti devono essere stabiliti in un piano di protezione e di utilizzazione delle acque. Quest'ultimo, che deve essere approvato dal Consiglio federale, disciplina i deflussi residuali e i provvedimenti di compensazione necessari per le acque superficiali colpite.


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Manfred Kummer, divisione Acque, Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), tel. 031 322 93 93



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