Tangenti svizzere per il traforo slovacco Branisko

Berna, 10.08.2012 - Nell’ambito dell’aggiudicazione di una gara di appalto per il progetto statale della galleria Branisko sono state presumibilmente pagate tangenti dalla Svizzera a pubblici ufficiali slovacchi. Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha indagato sui retroscena dell’aggiudicazione del progetto di tecnologia della galleria a un consorzio svizzero. Un cittadino svizzero di origine slovacca sarà ora rinviato a giudizio. Il MPC gli contesta di aver corrotto pubblici ufficiali stranieri per l’aggiudicazione della gara di appalto.

Secondo l'accusa, l'imputato, tramite la sua ditta, ha versato tangenti a responsabili slovacchi affinché il consorzio, cui la ditta apparteneva, ottenesse in appalto una parte della tecnologia della galleria Branisko. Dal luglio del 2001 al giugno del 2002, l'imputato ha utilizzato illegalmente e a più riprese fondi della ditta, quale dirigente aziendale, per trasmetterli a pubblici ufficiali stranieri.

Le presunte tangenti sono state mascherate mediante contratti e fatture falsi, in parte con ripercussioni sulla contabilità. Lo scopo effettivo dei pagamenti è stato occultato, facendoli sembrare oneri giustificati dall'attività della ditta. Le scritture contabili 2001/2002 sono state prodotte al fisco in occasione di un controllo. Nell'aprile del 2006, il MPC ha quindi aperto un'inchiesta penale per titolo di corruzione di pubblici ufficiali stranieri. Nel corso dell'inchiesta il procedimento è stato esteso ad altre fattispecie penali.

Gli indizi di corruzione di pubblici ufficiali stranieri, amministrazione infedele o appropriazione indebita, falsità in documenti e frode fiscale corroborati dall'inchiesta penale, il MPC ha promosso l'accusa presso il Tribunale penale federale a Bellinzona (art. 322septies, 158 o ev. 138, 251 CP, art. 186 LIFD e § 261 della legge sulle imposte del Cantone di Zurigo, StG ZH).

Fino al giudizio del tribunale, l'imputato è presunto innocente. Depositato l'atto d'accusa, l'informazione della stampa spetta al Tribunale penale federale.


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