Ministero pubblico della Confederazione: Rapporto di gestione 2011

Berna, 24.04.2012 - Il 2011 è stato caratterizzato dal distaccamento del Ministero pubblico della Confederazione (MPC) dall'Amministrazione federale. Il MPC è quindi stato sottoposto all'alta vigilanza del Parlamento e alla vigilanza diretta di una nuova istituzione, anch'essa indipendente, l'Autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione (AV-MPC). L'entrata in vigore di un codice di procedura penale svizzero unitario (CPP) ha inoltre avuto ripercussioni sulle attività svolte dal MPC nell'anno in esame.

Il nuovo CPP e le attuali possibilità procedurali che ne derivano erano la sfida maggiore del 2011. L'introduzione del rito abbreviato permette ora di condurre procedimenti penali in modo efficiente e di giungere tempestivamente a una sentenza. I primi esiti sono positivi: nel 2011 sono state promosse sette accuse con il rito abbreviato. L'introduzione, a livello federale, dello strumento del decreto d'accusa consente al MPC di evadere i procedimenti di esigua entità che rientrano nella giurisdizione federale, segnatamente nell'ambito della protezione dello Stato, e che in precedenza erano delegati ai Cantoni (74 procedimenti sono stati evasi con decreti d'accusa). Il nuovo modello di perseguimento penale riunisce l'inchiesta, l'istruttoria e l'accusa nella sola competenza della procura federale. L'Ufficio dei giudici istruttori federali (UGIF) è stato abolito e le relative risorse di personale e i mezzi finanziari sono stati trasferiti al MPC. Oggi, quindici ex collaboratori dell'UGIF lavorano nelle divisioni del MPC a Berna e a Losanna. L'abolizione dell'autorità e la cessazione del doppio cambio di mano consentono di ben sperare anche un trattamento più celere dei casi per il futuro.

Distaccamento dall'Amministrazione federale e vigilanza unitaria
L'entrata in vigore il 1° gennaio 2011 della Legge sull'organizzazione delle autorità penali (LOAP) ha comportato il distaccamento del MPC dalle strutture del DFGP e dall'Amministrazione federale. Da allora, il MPC si amministra autonomamente. Nell'anno in esame, il procuratore generale e i sostituti procuratori generali della Confederazione sono stati eletti per la prima volta dalle Camere federali. Al contempo, è stato modificato il disciplinamento della vigilanza sul MPC. L'Assemblea federale elegge l'Autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione (AV-MPC) che esercita la vigilanza amministrativa e tecnica sul MPC. Sin dall'inizio, la nuova autorità di vigilanza ha seguito da vicino le attività del MPC e ha incontrato mensilmente la Direzione del MPC. Nell'autunno del 2011, il MPC è stato anche sottoposto a un‘ispezione.

Messa a disposizione del pubblico dei decreti d‘accusa
L‘articolo 69 capoverso 2 CPP ha fornito una base legale per la consultazione dei decreti d'accusa. In futuro, i decreti d'accusa emessi dal MPC potranno essere consultati dal pubblico per trenta giorni. La consultazione avverrà esclusivamente in forma elettronica su appositi terminali presso la sede centrale del MPC a Berna e le sedi distaccate.

Cifre e rapporto di gestione 2011
Nel 2011 è stato registrato un netto aumento delle inchieste penali pendenti, in parte dovuto all'apertura del doppio d'inchieste rispetto all'anno precedente. Al contempo è cresciuta anche la quota delle inchieste evase rispetto al 2010, passando da 107 a 174 (compresi gli abbandoni, i decreti penali e le accuse). Un compito centrale del MPC è l'assistenza giudiziaria passiva. Nell'anno in esame, infatti, è stata concessa assistenza giudiziaria ad autorità estere preposte al perseguimento penale in oltre 70 casi, un valore costantemente elevato.

Il Rapporto di gestione del 2011 steso dal Ministero pubblico della Confederazione è disponibile sul sito (www.bundesanwaltschaft.ch).


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Jeannette Balmer, portavoce MPC, +41 31 324 32 40, info@ba.admin.ch


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