Cooperazione fibra ottica: Ginevra e Friburgo non sono liberate da sanzioni

Berna, 17.02.2012 - La segreteria della COMCO ha appurato, che anche i contratti di cooperazione sulla fibra ottica per la città di Ginevra e del Canton Friburgo contengono degli accordi cartellari, che potrebbero sopprimere la concorrenza efficace. Per questo motivo essi non possono essere liberati da sanzioni in anticipo. Con la sua analisi, la segreteria della COMCO non impedisce queste cooperazioni, ma mostra alle imprese dove i loro progetti potrebbero ostacolare la concorrenza. A seguito della stessa verifica, tali contratti a Basilea, Berna, Lucerna e Zurigo sono stati modificati.

La segreteria della COMCO arriva alla conclusione che nelle due cooperazioni sono conte-nute delle clausole contrattuali che rappresentano accordi su quantità e prezzi e che potrebbero ostacolare in modo marcato la concorrenza ricercata. Nel Canton Friburgo, l'impresa d'approvvigionamento elettrico Groupe E e Swisscom hanno scelto di formare un'impresa comune come modello di cooperazione e l'hanno notificata alla COMCO. Le clausole contestate prevedono, tra l'altro, dei prezzi fissi di vendita e delle quantità minime da acquistare per i prodotti di prestazioni anticipate per circa 40 anni.

A Ginevra SIG e Swisscom hanno fatto uso del loro diritto di far valutare in anticipo dalla COMCO le disposizioni contrattuali critiche, in modo da ottenere la liberazione dalle sanzioni per la durata totale del contratto prevista per circa 40 anni. Le clausole prevedevano soprattutto dei pagamenti di compensazione che avrebbero potuto indebolire l'incentivo dei partner di utilizzare a pieno tutta la capacità dell'infrastruttura di rete.

Per la cooperazione a Ginevra, la segreteria deplora che, malgrado intense discussioni, i partner alla cooperazione, SIG e Swisscom, non abbiano visto nessuna possibilità di modificare tutte le clausole problematiche da un punto di vista del diritto sulla concorrenza. La segreteria saluta invece l'agire dei partner alla cooperazione che hanno tenuto conto, nel quadro di altre cooperazioni, del rapporto finale della segreteria del 5 settembre 2011 ed hanno rinunciato all'introduzione di una clausola che avrebbe potuto condurre ad un prezzo minimo.

Con la conclusione della procedura non si proibiscono le cooperazioni sulla fibra ottica e non si intralcia la costruzione di reti di fibra ottica come dimostrano le evoluzioni degli ultimi mesi. Piuttosto si provvede a che la concorrenza possa giocare e che questa costituisca la tela di fondo per l'utilizzo delle reti di prossima generazione. Spetta ora alle imprese provvedere per un funzionamento conforme alla concorrenza delle loro reti di fibra ottica. In caso contrario e se la COMCO dovesse ravvisare nel funzionamento violazioni della legge sui cartelli, essa interverrà.


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