Garanzia a lungo termine del finanziamento e dell'ampliamento dell'infrastruttura ferroviaria (FAIF)

Berna, 18.01.2012 - Il Consiglio federale ha trasmesso al Parlamento il progetto concernente il finanziamento e l’ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria (FAIF), inteso a garantire a lungo termine il finanziamento della stessa. Nel contempo, ha presentato al Parlamento anche il programma di sviluppo strategico dell’infrastruttura ferroviaria (PROSSIF) e una prima fase di ampliamento con orizzonte temporale fino al 2025. Nel progetto il Consiglio federale concretizza i valori di riferimento stabiliti all'inizio di novembre 2011 e raccomanda di respingere l'iniziativa popolare «Per i trasporti pubblici».

Il progetto prevede un finanziamento più semplice e trasparente per l'infrastruttura ferroviaria: i costi per il mantenimento della qualità, l'esercizio e l'ampliamento saranno coperti da un unico fondo, il Fondo per l’infrastruttura ferroviaria (FInFer). La lacuna attuale nelle risorse finanziarie, in particolare per il mantenimento della qualità, sarà colmata grazie a contributi supplementari forniti da tutte le parti in causa: Confederazione, Cantoni, passeggeri e pendolari.

Il Consiglio federale ha inoltre stabilito la forma del contributo cantonale di 200 milioni di franchi, che nel novembre 2011 non era ancora stata definita; a seguito di una nuova disciplina della ripartizione dei compiti tra i Cantoni e la Confederazione, il fabbisogno di fondi per la Confederazione e il FinFer si ridurrà di 200 milioni, mentre le spese dei Cantoni per la ferrovia aumenteranno dello stesso importo. Secondo la soluzione proposta, i Cantoni finanzieranno i cosiddetti impianti per il pubblico che si trovano nelle stazioni (p.es. marciapiedi, scale, rampe, passerelle e sottopassi); la Confederazione si farà carico invece del finanziamento dell’infrastruttura ferroviaria delle ferrovie private, ad eccezione degli impianti per il pubblico.

Sulla base della futura offerta di di trasporti su rotaia, il Consiglio federale definisce l'infrastruttura ferroviaria in un apposito programma di sviluppo strategico (PROSSIF), che comprende misure e progetti edili con diversi livelli di priorità. Sono previste inoltre fasi di ampliamento successive che il Consiglio federale sottoporrà al Parlamento di norma ogni quattro o otto anni.  La prima, da attuare entro il 2025, comprende interventi con costi stimati a 3,5 miliardi di franchi che saranno realizzati parallelamente alle misure già stabilite dal programma SIF (Sviluppo futuro dell'infrastruttura ferroviaria) per un importo di 5,4 miliardi di franchi. Queste misure consentiranno di aumentare i posti a sedere e la frequenza delle corse e, in parte, di ridurre i tempi di viaggio, migliorando l'offerta dei trasporti su rotaia in Svizzera; nel traffico merci sarà assicurata la capacità di trasporto necessaria e migliorata la qualità dei servizi.

Con il progetto FAIF il Consiglio federale presenta un controprogetto diretto all'iniziativa popolare «Per i trasporti pubblici», che propone di destinare una parte degli introiti provenienti dall’imposta sugli oli minerali, attualmente impiegati per il traffico stradale, ai trasporti pubblici e al trasferimento del traffico merci dalla strada alla ferrovia. Ciò rimetterebbe però in discussione il finanziamento futuro dell'infrastruttura stradale. Pertanto il Consiglio federale respinge l'iniziativa e, con il progetto FAIF, presenta una disciplina del futuro finanziamento dell'infrastruttura ferroviaria che non sottrae ulteriori fondi alla strada.


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