Controprogetto diretto all'iniziativa popolare «Sì alla medicina di famiglia»: il Consiglio federale avvia la consultazione

Berna, 06.04.2011 - Il Consiglio federale ha avviato la procedura di consultazione sul suo controprogetto all'iniziativa popolare «Sì alla medicina di famiglia». Il controprogetto mira a inserire in una rete coordinata e pluridisciplinare la medicina di famiglia. Quest'ultima, elemento essenziale della medicina di base, è volta a garantire cure di qualità accessibili a tutta la popolazione. La procedura di consultazione durerà fino al 6 luglio 2011.

Il controprogetto diretto del Consiglio federale riprende i punti legittimati dell'iniziativa, in particolare quelli che consistono a rivalorizzare la medicina di famiglia, ma si spinge oltre proponendo di inserire quest'ultima nella medicina di base che include anche gli altri professionisti della sanità, tra cui, per citare un esempio, gli infermieri. Per poter offrire cure mediche di base di elevata qualità accessibili a tutti, è necessaria una collaborazione tra diversi specialisti della salute e istituzioni del settore medico e paramedico.

Esso prevede dunque la possibilità di legiferare sulla formazione e sull'esercizio di tutte le professioni della medicina di base. Se fosse adottato, la Confederazione potrebbe, all'occorrenza, prendere misure volte a migliorare la direzione e il coordinamento delle cure, nonché a garantire la qualità delle prestazioni e la loro rimunerazione.

Il controprogetto prevede pure di dare al legislatore la possibilità di migliorare lo scambio elettronico dei dati, che costituisce uno dei fattori chiave per potenziare la qualità delle cure di base in futuro. Inoltre mira a incoraggiare la collaborazione e il reciproco sostegno a titolo consultivo tra i Cantoni, in particolare quando si tratta di introdurre modelli di cure moderni e innovativi.

Esso è inteso adattare le condizioni quadro per consentire alla medicina di base di svilupparsi tenendo conto dei nuovi stili di vita. Il modello classico del medico di famiglia, che esercita da solo nel suo studio, attrae in misura minore le giovani generazioni. Queste, infatti, tendono a preferire i modelli di cure coordinate che associano numerosi fornitori di prestazioni in un medesimo studio. Agevolando la scelta di un tempo parziale, questi modelli permettono ai professionisti, in particolare alle donne, di rimanere professionalmente attivi.

Il controprogetto diretto del Consiglio federale prevede dunque che la Confederazione e i cantoni si adoperano congiuntamente per assicurare e sviluppare una medicina di base di elevata qualità ed accessibile a tutta la popolazione.


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