Deciso l'ulteriore ampliamento della rete ferroviaria – prefinanziamento possibile da parte dei Cantoni

Berna, 06.04.2009 - Il 20 marzo 2009 le Camere federali hanno approvato la legge federale sullo sviluppo futuro dell'infrastruttura ferroviaria (LSIF). In tal modo hanno dato il via libera all'ulteriore potenziamento della rete ferroviaria per un totale di 28 progetti in tutta la Svizzera (cfr. elenco allegato). Nel contempo si sono create le basi per consentire il prefinanziamento da parte di Cantoni e privati. È già stata conclusa una convenzione di finanziamento per la linea di transito di Zurigo.

Con votazione finale del 20 marzo 2009 l'Assemblea federale ha ultimato la panoramica FTP e approvato la legge SIF, decidendo in tal modo l'ulteriore potenziamento della rete ferroviaria con il ricorso al Fondo per il finanziamento dei trasporti pubblici (Fondo FTP). La legge entrerà in vigore una volta trascorso inutilizzato il termine di referendum.

Tempi di viaggio più brevi e coincidenze migliori grazie al progetto SIF

Le opere infrastrutturali previste dal progetto SIF completano gli altri progetti FTP (FERROVIA 2000, Nuova ferrovia transalpina NFTA e raccordi alla rete ferroviaria ad alta velocità). L'idea alla base di questo progetto è estendere il cosiddetto principio dei nodi ferroviari ad altre stazioni importanti, quali Bienne, Losanna e San Gallo. Gli orari saranno armonizzati tra loro in modo da migliorare le coincidenze nel traffico a lunga distanza. La riduzione dei tempi di percorrenza che s'impone a tale scopo consente di garantire sufficienti capacità ferroviarie e di avvicinare tra loro la Svizzera orientale e quella occidentale, al punto che occorrerà mezz'ora in meno per attraversare il Paese. La durata del viaggio tra Losanna e Zurigo e tra Zurigo e San Gallo diminuirà di un quarto d'ora. Anche tra Losanna e Visp si risparmieranno 15 minuti. Si prevedono altresì minori tempi di percorrenza tra Berna e Interlaken e tra Basilea e Lucerna.

Pure il traffico merci trarrà beneficio dal progetto SIF. Gli investimenti previsti sull'asse nord-sud serviranno ad assicurare un utilizzo ottimale della galleria di base del San Gottardo. Mediante l'adozione di determinate misure si potrà inoltre tenere conto degli aumenti della domanda nel traffico est-ovest.

Il piano di esecuzione dei lavori sarà elaborato dalle FFS nei prossimi mesi. I tempi di attuazione concernenti i vari corridoi non saranno noti prima dell'autunno 2009.

Nuova possibilità: prefinanziamento

Il progetto SIF prevede investimenti per un totale di 5,4 miliardi di franchi. Tuttavia, non sarà possibile realizzare tutte le opere contemporaneamente: infatti, le risorse stanziate nel Fondo FTP sono disponibili solo in tranche annuali a partire dal 2015 circa fino al 2030. I tempi di realizzazione possono essere anticipati, se i Cantoni garantiscono il finanziamento preliminare di singoli elementi infrastrutturali. I Cantoni possono avere un interesse in tal senso in vista dell'attuazione di piani di sviluppo del traffico regionale. Con la legge SIF si sono create le basi per consentire tale prefinanziamento.

Le convenzioni di prefinanziamento concluse tra le FFS e i Cantoni interessati devono essere approvate dall'UFT, altrimenti il diritto al rimborso non è garantito. A questo proposito sono state definite le seguenti condizioni, comunicate dall'UFT ai Cantoni in una nota del febbraio scorso:

  • i progetti devono essere stati definitivamente approvati dalle Camere e il finanziamento deve essere garantito. Quindi, i progetti non ancora definitivamente approvati dalle Camere, in particolare quelli esaminati nell'ambito del programma Ferrovia 2030, non possono essere prefinanziati dai Cantoni;
  • i Cantoni assicurano il finanziamento preliminare concedendo alle imprese ferroviarie prestiti rimborsabili senza interessi; 
  • nella convenzione di prefinanziamento si stabiliscono gli importi da restituire e i tempi di rimborso sulla base del piano di realizzazione e di pagamento della Confederazione per l'offerta SIF.

Contratto per la linea di transito di Zurigo: caso speciale

Già nell'autunno scorso, in vista dell'entrata in vigore della legge sul fondo infrastrutturale, l'Ufficio federale dei trasporti (UFT), l'Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE), il Cantone di Zurigo e la FFS SA hanno concluso una convenzione sul finanziamento della linea di transito di Zurigo (DML), che sostituisce il contratto stipulato tra il Cantone di Zurigo e le FFS nel 2002 (cfr. comunicato stampa del 22 settembre 2008). Il preventivo dei costi d'investimento determinanti per l'intero progetto ammonta a 2,031 miliardi di franchi (prezzi aprile 2005). Due terzi dei costi complessivi, pari alla quota dei relativi benefici attesi, concernono il traffico d'agglomerato. Questi costi sono assunti in parti uguali dal Cantone di Zurigo e dalla Confederazione (Fondo infrastrutturale).

Un terzo dei costi (677 milioni di fr.) riguarda il traffico a lunga distanza. Tali costi vanno interamente a carico della Confederazione. A causa del diverso grado di disponibilità dei mezzi nelle varie fonti di finanziamento, le tranche di pagamento effettuate dalla Confederazione non corrispondono allo stato di avanzamento dei lavori. Affinché i lavori non vengano ostacolati, il Cantone di Zurigo anticiperà i relativi pagamenti fino a un massimo di 500 milioni di franchi.

La convenzione, approvata dal Governo del Cantone di Zurigo, rappresenta un caso speciale e non può essere presa a modello per concludere convenzioni di prefinanziamento con altri Cantoni. Infatti, la realizzazione del progetto è stata decisa dalle FFS e dal Cantone di Zurigo prima della creazione del Fondo FTP e del Fondo infrastrutturale; inoltre, tale progetto è stato posto a fondamento dell'ulteriore potenziamento della rete ferroviaria.

L'UFT e l'ARE si sono impegnati a presentare tempestivamente le relative richieste di mezzi federali. Le competenze del Consiglio federale e delle Camere restano tuttavia intatte.

Come detto sopra, una convenzione di prefinanziamento può essere stipulata unicamente per progetti approvati. Una condizione indispensabile, questa, per garantire uno sviluppo coerente della rete ferroviaria e la parità di trattamento tra tutte le regioni.


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