Recepimento di uno sviluppo Schengen: direttiva sul rimpatrio

Berna, 28.01.2009 - Il Consiglio federale ha licenziato mercoledì il recepimento della direttiva UE sul rimpatrio di cittadini di Paesi terzi soggiornanti illegalmente (direttiva sul rimpatrio). Ha incaricato il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) di elaborare un messaggio con le necessarie modifiche di legge.

La direttiva del 16 dicembre 2008 sul rimpatrio costituisce uno sviluppo di Schengen. È tesa ad armonizzare le procedure nel settore del rimpatrio di cittadini di Paesi terzi soggiornanti illegalmente. Contiene disposizioni sulla fine del soggiorno illegale, sulle garanzie procedurali e sulla carcerazione in vista dello sfratto. Armonizzando le norme e gli standard, agevola la cooperazione europea in materia di rimpatrio di cittadini di Paesi terzi soggiornanti illegalmente.

Il recepimento della direttiva dell'UE necessita un adeguamento della legislazione svizzera e sottostà all'approvazione del Parlamento. Le modifiche concernono la legge federale sugli stranieri (LStr). Comprendono in particolare la riduzione da 24 a 18 mesi della durata massima della carcerazione per tutte le misure coercitive. La durata dei singoli tipi di carcerazione resta tuttavia invariata. Inoltre, gli stranieri soggiornanti illegalmente non possono più essere allontanati senza formalità; già tuttora gli interessati hanno la possibilità di esigere l'emanazione di una decisione scritta.

La Svizzera ha tempo al massimo due anni per eseguire i necessari lavori di trasposizione.


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Jonas Montani, Ufficio federale della migrazione, +41 31 325 98 80



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Dipartimento federale di giustizia e polizia
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