Designati nuovi Stati sicuri nel settore dell'asilo

Berna, 25.06.2003 - Nel corso della seduta odierna il Consiglio federale ha aggiunto nuovi Paesi alla lista degli Stati in cui non sono in atto persecuzioni. A partire dal 1°agosto 2003 sono considerati sicuri la Bosnia e Erzegovina nonché la Macedonia. Sono inoltre stati dichiarati sicuri tutti gli Stati membri dell'UE, gli Stati candidati all'adesione nonché gli Stati membri dell'AELS.

Su proposta dell'Ufficio federale dei rifugiati (UFR), il Consiglio federale può dichiarare sicuri gli Stati di provenienza di richiedenti l'asilo in cui questi ultimi non rischiano persecuzioni. I criteri determinanti che permettono di qualificare uno Stato come sicuro sono, in particolare, il rispetto dei diritti umani, l'applicazione di convenzioni internazionali nei settori dei diritti umani e dei rifugiati, come pure un numero rilevante di domande d'asilo manifestamente infondate provenienti dal Paese interessato. Considerati tali criteri e dopo un attento esame, il Consiglio federale ha deciso di aggiungere alla lista degli Stati sicuri (safes countries) anche la Bosnia e Erzegovina e la Macedonia.

Gli Stati dell'UE, gli Stati candidati all'adesione, ossia Estonia, Lettonia, Malta, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Repubblica ceca, Ungheria e Cipro, nonché gli Stati dell'AELS si fondano tutti sugli stessi valori, sono considerati Paesi in cui non sono in atto persecuzioni e rappresentano democrazie europee stabili. Per tale motivo sono stati aggiunti in gruppo alla lista degli Stati sicuri.

Trattazione rapida ed efficiente
Giusta la legge sull'asilo, non si entra nel merito della domanda d'asilo o del ricorso presentato da persone provenienti da uno Stato sicuro, a meno che non risultino indizi di persecuzione. Il principio dello Stato sicuro, introdotto nel 1990, permette quindi all'UFR di trattare in modo rapido ed efficiente le domande d'asilo di persone provenienti da tali Stati, senza pregiudicare in alcun modo la possibilità per le persone effettivamente perseguitate di ottenere asilo in Svizzera.

Attualmente sono considerati sicuri gli Stati seguenti: Albania, Bulgaria, Gambia, Ghana, India, Lituania, Mongolia, Romania e Senegal.

Esame a intervalli regolari
L'UFR esamina almeno una volta l'anno lo status di Stato sicuro di ciascun Paese. Se la situazione in uno Stato sicuro dovesse divenire durevolmente instabile, l'UFR propone al Consiglio federale la revoca immediata dello status summenzionato.

Nel 2002 sono state complessivamente 26'125 le persone che hanno chiesto asilo in Svizzera, 2'953 delle quali (pari all'11,3%) provenienti da Stati ora dichiarati sicuri dal Consiglio federale.


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Ufficio federale della migrazione, T +41 31 325 78 44


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