SÌ alla revisione della legge sugli stupefacenti

Berna, 04.11.2008 - Nell’interesse della protezione dei minorenni e dei giovani, la Commissione federale per l’infanzia e la gioventù (CFIG) raccomanda di accogliere la revisione della legge sugli stupefacenti.

La Commissione federale per l'infanzia e la gioventù raccomanda vivamente di accogliere la revisione della legge sugli stupefacenti nella votazione popolare del 30 novembre prossimo. La revisione migliora sensibilmente il quadro giuridico della protezione della gioventù. Prevede infatti programmi di prevenzione su scala nazionale e promuove l'individuazione precoce dei disturbi da dipendenza. A questo scopo, tra l'altro, conferisce a determinate persone di riferimento di bambini e giovani la facoltà di segnalare i casi a rischio a istituzioni di cura e aiuto sociale qualificate designate dai Cantoni. Rafforza inoltre la protezione legale dei giovani con un inasprimento delle sanzioni contro la consegna gratuita di stupefacenti a minorenni e il commercio di droga nelle immediate vicinanze degli istituti scolastici.

La CFIG approva appieno anche la creazione di un'esplicita base legale per la politica dei quattro pilastri (prevenzione, terapia, riduzione dei danni, repressione), che si è rivelata efficace e ha dato un contributo essenziale al rafforzamento della sicurezza nelle aree pubbliche, a tutto vantaggio di bambini, giovani e famiglie. Tra le terapie previste, vi è la somministrazione controllata di eroina ai tossicodipendenti gravi. Le terapie basate sulla somministrazione controllata di stupefacenti - destinate soltanto agli adulti gravemente dipendenti da più di due anni per i quali si sono rivelati inefficaci più di due altri tipi di trattamento - hanno dato buoni risultati.

La CFIG respinge invece l'iniziativa sulla canapa. Normative specifiche per singole sostanze non vanno previste a livello di Costituzione, ma di legge. Il Parlamento è invitato ad assumersi le sue responsabilità e a perseguire una politica della canapa credibile, invece di nascondersi dietro divieti di consumo pressoché inapplicabili. Gli strumenti di lavoro esistono: basti pensare al rapporto sulle sostanze psicoattive (psychoaktiv.ch) e ai vari rapporti sulla canapa pubblicati dalla Commissione federale degli stupefacenti.

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