Le autorità sanitarie potenziano le misure atte ad arginare l'epidemia di morbillo

Berna, 28.03.2008 - La misura più efficace per prevenire le epidemie di morbillo e lottare contro gli attuali focolai consiste in un’elevata copertura vaccinale della popolazione. Si tratta in primo luogo di vaccinare sistematicamente i bambini e di effettuare le vaccinazioni di richiamo sugli adulti nati dopo il 1963 che non hanno ancora contratto la malattia. L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), la Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità (CDS) e l'Associazione dei medici cantonali svizzeri invitano tutti i medici a controllare lo stato vaccinale dei loro pazienti e, se del caso, a proporre una vaccinazione di richiamo. Inoltre s'impegnano ad adottare tutte le misure atte ad arginare l'epidemia. Infine rammentano ai medici e ai laboratori che la dichiarazione dei casi di morbillo è obbligatoria entro un termine di 24 ore.

Da 16 mesi, in Svizzera si osserva la più importante epidemia di morbillo dall'introduzione dell'obbligo di dichiarazione di tale malattia nel 1999. Dal novembre 2006 alla fine di marzo 2008 sono stati dichiarati oltre 2000 casi, che hanno interessato tutti i Cantoni ma con un'intensità molto variabile.

I bambini d'età compresa tra i 5 e i 9 anni sono stati i più colpiti dalla malattia (27 % dei casi), seguiti da quelli tra i 10 e i 14 anni (23 %), mentre i pazienti con 20 anni o più costituiscono il 18 %. Sono stati rari i pazienti con meno di un anno (3 % del totale). Il 98 % dei pazienti non era vaccinato a sufficienza o non lo era del tutto. Il morbillo è una malattia pericolosa. Finora, l' epidemia attuale ha causato 133 ospedalizzazioni, 79 polmoniti e 6 encefaliti. Finora non vi sono stati decessi.

Nell'ambito della lotta alle epidemie, si raccomanda d'adottare le misure volte a interrompere la catena di trasmissione. Le autorità sanitarie cantonali prendono i provvedimenti adeguati alla situazione locale: informazione, controllo dei libretti di vaccinazione, vaccinazioni di richiamo, congedo scolastico per i bambini malati nonché dei loro fratelli e sorelle non vaccinati e allontanamento di tutte le persone non vaccinate dagli stabilimenti dove sono stati registrati dei casi. I medici che diagnosticano un caso di morbillo dovrebbero controllare lo stato vaccinale degli altri membri della famiglia del paziente e, se del caso, procedere alla vaccinazione. Per avere una protezione totale o almeno parziale dalla malattia è necessario vaccinarsi entro 72 ore dal contatto con un malato.

L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) raccomanda alla popolazione svizzera e ai visitatori stranieri non vaccinati che non hanno mai contratto il morbillo di proteggersi mediante due dosi del vaccino contro il morbillo, gli orecchioni e la rosolia (MMR). La vaccinazione (due dosi in totale, a distanza di un mese almeno) è sempre possibile ed è raccomandata in Svizzera a tutte le persone nate dopo il 1963. La vaccinazione contro il morbillo è compresa nel piano di vaccinazione della prima infanzia, con due dosi a 12 e a 15-24 mesi.

Per eliminare il morbillo in Svizzera, come in America del Nord e del Sud nonché in Finlandia, è necessario aumentare il tasso di vaccinazione dei bambini al 95 %. L'attuale copertura vaccinale in Svizzera è pari all'86 %.


Indirizzo cui rivolgere domande

Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP)
Jean Louis Zurcher, 031 322 95 05
www.bag.admin.ch

Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità (CDS)
Franz Wyss, 031 356 20 20
www.gdk-cdc.ch

Associazione dei medici cantonali
Dr. med. Annalis Marty-Nussbaumer, Präsidentin VKS, 041 228 60 90
www.kantonsarzt.lu.ch


Pubblicato da

Ufficio federale della sanità pubblica
http://www.bag.admin.ch

https://www.admin.ch/content/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-17972.html