La A2 a Gurtnellen un anno dopo la frana

Berna, 31.05.2007 - A Gurtnellen (UR) sono state presentate oggi le misure di protezione della A2, realizzate sotto l’egida delle autorità cantonali urane in collaborazione con l’Ufficio federale delle strade (USTRA). Dall’esempio urano emerge in maniera chiara la vulnerabilità delle infrastrutture di trasporto di fronte ai pericoli naturali. Su iniziativa dell’USTRA, lo scorso anno è pertanto stata avviata la messa a punto di carte dei pericoli per singoli vettori di traffico. Anche nell’attuazione della nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni (NPC), l’USTRA accorda la massima priorità alle misure di protezione dai pericoli naturali.

Grazie al notevole impegno delle autorità urane preposte alle costruzioni, il progetto di costruzione di misure di protezione nella zona di Gurtnellen ha potuto essere portato avanti celermente e approvato dall’Ufficio federale delle strade. Esattamente un anno dopo la caduta della frana, che è costata la vita a due persone, si è conclusa la realizzazione delle opere di protezione che impediranno la caduta di nuovi massi sulla A2.

Il rilevamento il più possibile preciso delle potenziali zone di pericolo è un presupposto essenziale per un’efficace protezione dai pericoli naturali. Attualmente i Cantoni stanno mettendo a punto delle carte dei pericoli relative alle aree residenziali. Si tratta ora, per la prima volta, di procedere anche a valutazioni dei pericoli relative a singoli vettori di traffico. Attualmente, l’USTRA e l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) stanno avviando i lavori preliminari. Sulla scorta di queste valutazioni si potranno svolgere analisi mirate per singoli tratti stradali e opere, adottando in seguito provvedimenti opportuni. Al momento non è ancora possibile quantificare i costi delle future strutture di protezione. Sarà tuttavia necessario non solo realizzare nuove opere, ma anche provvedere alla manutenzione e al risanamento di quelle esistenti; solo così la loro funzione di protezione sarà garantita in modo duraturo. A tale scopo, su mandato dell’USTRA le autorità cantonali riesamineranno periodicamente la situazione.

Conseguenze della NPC

Con l’entrata in vigore della nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni (NPC), probabilmente a partire dal 1° gennaio 2008, la Confederazione diverrà proprietaria delle strade nazionali. In qualità di nuovo committente, essa assumerà tutti i compiti di gestione strategica e operativa nonché, di riflesso, tutti i costi ad essa connessi. Questo principio si applicherà anche alla protezione delle strade nazionali dai pericoli naturali.  “La Confederazione non può pretendere che i Cantoni finanzino opere di protezione situate sì sul loro territorio, ma realizzate per proteggere infrastrutture di proprietà della Confederazione“, ha dichiarato oggi a Gurtnellen Jürg Röthlisberger, Vicedirettore dell’USTRA.

In caso d’incidente, oggigiorno sono principalmente i Cantoni interessati a intervenire e adottare i provvedimenti necessari. Secondo la NPC, con la Confederazione, in qualità di nuovo proprietario e committente delle strade nazionali, entra in scena un nuovo attore. Il gruppo di lavoro “Ereignisbewältigung unter NFA“ (Gestione di eventi sotto il regime NPC), istituito lo scorso mese di febbraio, è stato incaricato di analizzare la nuova situazione e di proporre soluzioni tenendo conto della mutata ripartizione delle competenze. In questo contesto è essenziale che vengano tenute in considerazione sia le esigenze della Confederazione che quelle dei Cantoni. Le proposte di soluzione verranno approvate alla fine di novembre 2007. Nel gruppo di lavoro, diretto dall’USTRA, sono rappresentati i Cantoni interessati ed esperti esterni.

Con l’entrata in vigore della NPC, anche il compito di gestire il traffico sulle strade nazionali spetterà alla Confederazione. Per poter reagire a perturbazioni durature della viabilità o al blocco di interi tratti di strada nazionale, in collaborazione con i Cantoni l’USTRA sta attualmente elaborando dei piani di gestione del traffico. Essi saranno orientati a singoli eventi e tratti di strada nazionale e proporranno, per ogni punto nevralgico della rete, le misure da adottare e i tratti sui quali deviare il traffico in caso d’incidente.

 

È interessato un chilometro di strada nazionale su nove

Le opere di protezione aumentano la sicurezza degli utenti e contribuiscono a rendere percorribili senza interruzione sia gli assi di transito che i collegamenti regionali. Questa importante funzione giustifica gli elevati costi d’investimento delle opere. La galleria del Kirchwald sulla A2 (Cantone NW), inaugurata nel 2006 e costata 350 milioni di franchi, è un classico esempio di tunnel di protezione contro la ”caduta di sassi“.

Circa 200 chilometri di strada nazionale devono essere protetti dai pericoli naturali; un chilometro su nove attraversa una zona a rischio. In totale vi sono 137 gallerie di protezione che garantiscono la sicurezza del traffico, 90 delle quali servono unicamente a proteggere la carreggiata dalla caduta di frane. A queste si aggiungono altre opere edilizie realizzate direttamente all’interno delle zone di pericolo (ad es. reti, strutture di ancoraggio della roccia, ecc.). La sola manutenzione di queste infrastrutture costa annualmente più di 30 milioni di franchi. 


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