Influenza aviaria: il divieto di tenere i volatili all’aperto è abolito

Berna, 27.03.2007 - Il divieto di tenere i volatili all’aperto è abolito da oggi in tutta la Svizzera. Le temperature estremamente miti di questo inverno e la situazione generale in Europa permettono di annullare in anticipo tale divieto. Questo provvedimento era stato preso a titolo precauzionale soltanto nei dintorni dei grandi laghi e dei corsi d’acqua ed era inizialmente previsto fino alla fine di aprile.

Le temperature miti registrate durante l’inverno hanno un effetto considerevole sulla migrazione degli uccelli che hanno trascorso i mesi invernali in Svizzera: infatti numerosi uccelli migratori hanno già preso il volo verso i Paesi dell’Europa settentrionale, per cui, entro la fine di marzo, la maggioranza di essi sarà partita. Gli uccelli acquatici possono essere portatori del virus dell’influenza aviaria e quindi trasmettere questo virus ai volatili domestici. Con la loro partenza, il rischio di trasmissione di tale epizoozia diminuisce sensibilmente.

Inoltre in tutta l’Europa, malgrado i programmi di sorveglianza esistenti, non sono stati scoperti casi di influenza aviaria nella popolazione di uccelli selvatici. Anche se in Gran Bretagna e in Ungheria sono stati scoperti alcuni focolai nelle aziende di allevamento di volatili, essi hanno potuto essere arginati rapidamente.

Per tutti questi motivi, l’Ufficio federale di veterinaria (UFV) ha deciso di permettere l’abolizione anticipata del divieto di tenere i volatili all’aperto. Tuttavia la vigilanza è sempre molto importante. Infatti l’influenza aviaria continua a imperversare in Asia e in Africa. I divieti d’importazione di volatili e di prodotti aviari restano in vigore e i provvedimenti d’igiene intesi a garantire la sicurezza biologica nelle aziende di allevamento di volatili devono essere rispettati scrupolosamente.

 

È ancora troppo presto per pianificare le misure di prevenzione che occorre prendere per il prossimo inverno. L’analisi dei rischi verrà di nuovo effettuata all’inizio dell’autunno in base agli ulteriori sviluppi e alla situazione generale sul fronte dell’influenza aviaria.


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