Il Consiglio federale raccomanda di respingere l'iniziativa per un fondo per il clima

Berna, 15.05.2024 - In seguito alla seduta del 15 maggio 2024, il Consiglio federale raccomanda al Parlamento di respingere l'iniziativa popolare federale «Per una politica energetica e climatica equa: investire per la prosperità, il lavoro e l’ambiente (Iniziativa per un fondo per il clima)». Già oggi Confederazione e Cantoni stanziano oltre 3 miliardi di franchi all'anno a favore del clima e della biodiversità. L'aumento degli investimenti pubblici richiesto dall'iniziativa inciderebbe notevolmente sul bilancio federale e andrebbe a discapito di altri settori di attività. Inoltre, rischierebbe di scoraggiare gli investimenti privati e di indebolire il principio secondo cui «chi inquina paga».

L'iniziativa per un fondo per il clima, presentata dal PS e dai Verdi il 22 febbraio 2024, mira a creare un fondo le cui risorse confluirebbero, tra le altre cose, in misure per il potenziamento delle energie rinnovabili, dell'efficienza energetica o della decarbonizzazione dei trasporti, degli edifici e dell'economia. I mezzi finanziari necessari andrebbero attinti dal bilancio federale. La Confederazione dovrebbe quindi alimentare ogni anno il fondo con una quota compresa tra lo 0,5 e l'1 per cento del prodotto interno lordo, il che corrisponderebbe, allo stato attuale, a una cifra compresa tra 3,9 e 7,8 miliardi di franchi all'anno.

Emissioni nette pari a zero e necessità di investimenti

Con l'approvazione della legge sul clima e sull'innovazione, l'elettorato ha già espresso il proprio sostegno all'obiettivo delle emissioni nette pari a zero entro il 2050. La legge sul clima e sull'innovazione e la legge sul CO2 riveduta contengono una serie di misure di sostegno e incentivi mirati che contribuiscono al raggiungimento di tale obiettivo. La legge sull'approvvigionamento elettrico, sulla quale si voterà il 9 giugno, intende sollecitare il potenziamento delle energie rinnovabili e contribuire alla decarbonizzazione della Svizzera. Il Consiglio federale non ha dubbi circa la necessità di ulteriori investimenti al fine di raggiungere l'obiettivo delle emissioni nette pari a zero e di potenziare le energie rinnovabili nazionali e riconosce la portata delle sfide che si presentano in questi contesti.

Secondo il Consiglio federale, tuttavia, non è necessario un nuovo fondo. Nell'ambito della legge sul CO2, della legge sul clima e sull'innovazione e della legge sull'energia, da qui al 2030 la Confederazione stanzierà già 2,5 miliardi di franchi circa all'anno per la protezione del clima e il potenziamento delle energie rinnovabili, cui si aggiungono i contributi nel settore della biodiversità, per un totale di oltre 3 miliardi di franchi all'anno. Inoltre, la legge sull'approvvigionamento elettrico prevede ulteriori strumenti di sostegno per il potenziamento delle energie rinnovabili.

Una promozione delle misure con fondi pubblici, come richiesto dall'iniziativa, rischierebbe invece di incentivare un impiego inefficiente dei fondi o addirittura di scoraggiare gli investimenti privati. Inoltre, promuovendo il non assoggettamento delle spese per il clima al freno all'indebitamento, l'iniziativa potrebbe comportare un ulteriore indebitamento della Confederazione, andando a complicare una situazione finanziaria già tesa. È anche per tali ragioni che il Consiglio federale respinge l'iniziativa.

Validità degli strumenti esistenti

Poiché il fondo verrebbe finanziato con fondi pubblici, rischierebbe di indebolire il principio secondo cui «chi inquina paga» sancito nel diritto ambientale. Oltre alle misure di sostegno, la legislazione svizzera in materia di clima ed energia punta su una serie di altri strumenti e incentivi per ridurre le emissioni di gas serra negli edifici, nei trasporti e nell'industria e per promuovere il potenziamento delle energie rinnovabili. Eventuali ulteriori misure possono essere definite nelle leggi pertinenti.

Per questi motivi, il Consiglio federale incarica il DATEC di presentargli, entro il 22 febbraio 2025, una bozza di messaggio sull'iniziativa per un fondo per il clima, nel quale propone di respingerla senza controprogetto diretto o indiretto.


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